Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

11133878_810859459002705_1780757660536266158_n“La Banca della Terra non c’è in nessuna altra regione d’Italia o d’Europa, dovete essere orgogliosi di questo.” Lo ha ribadito oggi l’assessore all’agricoltura della Regione, Gianni Salvadori, ai giovani che studiano agraria all’Università di Firenze e negli istituti superiori di agraria di Siena e Cortona (Capezzine) convenuti a Sarteano (leggi la news dell’evento).
“E’ un’opportunità – ha aggiunto – che avete voi.” Poi ha ricordato come è nata. “L’idea è venuta – ha detto – cinque anni fa, quando ad un incontro con giovani universitari di agraria a Firenze, venne fuori che molti di loro non si sarebbero dedicati all’agricoltura perchè non avevano la terra”.

Il direttore dell’Ente Terre di Toscana, all’interno del quale è stata creata la “Banca della Terra”, Claudio del Re, ha spiegato che la “Banca” è una sorta di “catasto on line” (il sito dedicato è ospitato su quello di ARTEA, l’genzia della Regione per le erogazioni in agricoltura) e che il sistema funziona attraverso bandi, che vengono pubblicati sul sito stesso. La “banca” – ha aggiunto – mette a disposizione terreni e fabbricati del demanio pubblico, ma è possibile anche accedere a terreni e fabbricati messi a disposizione da Enti o Fondazioni (come l’Istituto degli Innocenti di Firenze, che recentemente ha messo a disposizione un grosso appezzamento in Valdarno) o anche di privati che conferiscono i loro beni perchè non sono in grado di coltivarli e attraverso questo sistema è possibile incrociare offerta e domanda.

Una ulteriore possibilità è data dai terreni “incolti”, per i quali i Comuni stanno portando avanti il censimento. Quando le operazioni saranno completate, se i proprietari non saranno in grado di portare nuovamente a coltivazione quei beni, anche questi potranno essere messi a disposizione  nel sistema della “Banca della terra” e dati in concessione a chi vorrà farli tornare produttivi. Le proposte per ottenere la concessione dei terreni e dei fabbricati possono giungere da chiunque, per i giovani è stabilita la priorità.

In questo momento – ha concluso Del Re – ci rivolgiamo sopratutto ai privati, visto che il sistema pubblico è ormai rodato, perchè sappiano che esiste questa opportunità con la quale far tornare produttivi terreni e fabbricati rurali che non sono più in grando di coltivare.” Finora la “Banca della Terra” ha consentito l’aggiudicazione di terreni e fabbricati su 25 dei 30 bandi pubblicati.

La Banca della Terra è una misura inserita nell’ambito del progetto Giovanisì della Regione Toscana.

 

Comunicato stampa di Laura Pugliesi, Toscana Notizie

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