Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

La dodicesima tappa del format “Accènti Intoscana” è dedicata ai ragazzi e alle ragazze che stanno seguendo il percorso annuale di specializzazione post diploma, promosso da Giovanisì, per imparare un mestiere nelle aziende vitivinicole della Toscana

La Toscana, terra di vino sin dall’epoca degli Etruschi e oggi tra i maggiori produttori mondiali del settore, ha bisogno di nuove leve e nuovi talenti per portare avanti la sua lunga tradizione vitivinicola.

Mattia, Matilde, Federico e Mathias, che stanno seguendo la specializzazione post diploma per Enotecnico presso l’Istituto Ricasoli di Siena, promosso dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì, sono il futuro di questo settore e i protagonisti della dodicesima puntata di “Accènti Intoscana”, il format video di Fondazione Sistema Toscana che racconta le esperienze nate grazie alle opportunità del progetto regionale per le nuove generazioni.
Dopo essersi diplomati all’istituto agrario stanno seguendo un percorso formativo lungo un anno in apprendistato, che permette loro di affiancare alla formazione teorica in aula la parte pratica nelle aziende vitivinicole del territorio. Un modo per mettere a frutto sul campo le proprie competenze e la propria passione, lavorando in vigna, in cantina e nella vendita al pubblico.

“Le esperienze che stanno vivendo questi giovani dimostrano ancora una volta che sul fronte delle politiche giovanili siamo sulla strada giusta”, osserva il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “In questo caso, grazie a Giovanisì, teniamo insieme la valorizzazione di passioni e talenti di ragazze e ragazzi toscani, diamo un contributo fondamentale per garantire il futuro ad un settore fondamentale per la nostra economia, rendiamo più stretta la relazione tra il sistema dell’istruzione e tessuto produttivo”.

“La Toscana ha due obiettivi, da un lato aiutare i giovani a trovare un lavoro e rendersi autonomi dalle loro famiglie, dall’altro continuare ad essere leader nel mercato internazionale del vino e per farlo abbiamo bisogno di nuovi giovani che siano capaci di lavorare nei campi, nelle cantine, nel marketing del vino –  spiega Bernard Dika, Portavoce del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – ecco perché abbiamo offerto la possibilità ai giovani di restare un anno all’interno degli istituti agrari e fare un percorso formativo all’interno delle imprese. Siamo davvero orgogliosi di permettere alla Toscana di avere nuovi professionisti nel campo agrario e di avere aziende felici di poter offrire lavoro qualificato ai giovani toscani.”

Leggi l’articolo a cura di Ilaria Giannini su Intoscana.it