Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

E’ scattata la stagione della nuova PAC, la Politica agricola Comune che fino al 2027 sarà attuata in tutti gli Stati membri dell’UE e in tutte le Regioni italiane.

Per la Toscana le risorse previste nello Sviluppo rurale (FEASR) per le annualità 2023-2027 ammontano a poco meno di 749 milioni di euro (nel complesso all’Italia sono state attribuiti quasi 27 miliardi di euro cui si aggiungono circa 9 milioni di cofinanziamento nazionale e regionale per gli interventi di sviluppo rurale).
Dopo l’approvazione, il 27 dicembre scorso, da parte della giunta regionale toscana del cosiddetto Complemento per lo Sviluppo Rurale del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027 (CSR) cioè il documento regionale attuativo del Piano Strategico della PAC (PSP), il 12 gennaio il presidente Giani ha convocato il primo comitato regionale di monitoraggio della Programmazione Feasr 2023-2027 che avrà il compito di affiancare il Comitato di monitoraggio nazionale per la giusta attuazione del Piano Strategico della Pac.

La nuova PAC
Il nuovo modello Pac prevede un’architettura tutta nuova. Ciascuno Stato membro ha infatti elaborato un Piano strategico nazionale della Pac (Psp) che delinea una strategia unitaria per il sistema agricolo, alimentare e forestale, inglobando in un unico atto programmatorio sia gli interventi finanziati con il Fondo europeo agricolo di garanzia (Feaga), sia gli interventi finanziati con il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr).

L’intero Piano dovrà concorrere al raggiungimento di 9 obiettivi specifici e uno trasversale:
– Sostenere un reddito agricolo sufficiente e la resilienza in tutta l’Unione
– migliorare l’orientamento al mercato e aumentare la competitività
– migliorare la posizione degli agricoltori nella catena del valore;
– contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all’adattamento a essi,
– promuovere lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali, come l’acqua, il suolo e l’aria;
– contribuire alla tutela della biodiversità,
– attirare i giovani agricoltori e facilitare lo sviluppo imprenditoriale nelle aree rurali;
– promuovere l’occupazione, la crescita, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle aree rurali, comprese la bioeconomia e la silvicoltura sostenibile;
– migliorare la risposta dell’agricoltura dell’UE alle esigenze della società in materia di alimentazione e salute
– Introdurre conoscenze e innovazione in campo agricolo (obiettivo trasversale)

“Nel periodo di programmazione che si sta per concludere – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi –  la Regione Toscana ha puntato molto sul sostegno alla sostenibilità ambientale, agli investimenti per il miglioramento della competitività delle imprese e molta attenzione è stata data anche all’innovazione e alla formazione. La nuova PAC mira a rafforzare ulteriormente il contributo dell’agricoltura agli obiettivi ambientali e climatici dell’UE, pertanto anche l’impostazione del nuovo Complemento di programmazione regionale (CSR), tiene conto di queste priorità, in linea con quanto già fatto nella programmazione in chiusura. Saremo anche più attenti ai risultati: la legislazione sulla PAC stabilisce infatti un insieme comune di indicatori nell’ambito di un nuovo quadro di riferimento per l’efficacia dell’attuazione, il monitoraggio e la valutazione”.

Comunicato stampa di Chiara Bini, Toscana Notizie