Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

La Regione partner con Anci Toscana e Polo Universitario Grossetano. L’incontro si è svolto alla Camera di Commercio di Arezzo-Siena nell’ambito dell’evento “Lavoro, sostenibilità e inclusione: just now, just transition” organizzato da Regione Toscana, Giovanisì, Anci Toscana e Fondazione Polo universitario grossetano.

I giovani e il pianeta chiedono sostegno e attenzione e condividono un orizzonte comune: il futuro. E’ unendo i tre punti ‘giovani’, ‘pianeta’ e ‘futuro’ che è nato #INTERCEPT, un progetto europeo rivolto ai giovani tra i 25 e i 29 anni che non seguono un percorso di studi o formazione e non lavorano e che grazie a questo progetto possono essere supportati per acquisire competenze spendibili nel mercato del lavoro ‘green’.

Se ne è parlato oggi presso la Camera di Commercio di Arezzo-Siena, nell’ambito dell’evento “Lavoro, sostenibilità e inclusione: just now, just transition” organizzato da Regione Toscana, Giovanisì, Anci Toscana e Fondazione Polo universitario grossetano e al quale hanno partecipato l’assessora regionale al lavoro Alessandra Nardini, il portavoce del presidente Bernard Dika e il direttore del direzione agricoltura e sviluppo rurale Roberto Scalacci.

L’assessora regionale ad istruzione, formazione, lavoro e università Alessandra Nardini, dall’inizio di questa legislatura impegnata nelle diverse azioni a sostegno della formazione e del lavoro, è intervenuta con argomentazioni tecniche ed esaustive suscitando l’interesse dei molti presenti.

“Occorre – ha esordito Alessandra Nardini – ridare speranza ai giovani NEET, adoperandoci per garantire loro una una prospettiva occupazionale, e per farlo occorre mettere al centro l’impegno sulla formazione”.

“Sono stati anni particolarmente complessi – ha aggiunto – la pandemia ha messo a dura prova il mondo della scuola e la tenuta occupazionale, che risente anche degli effetti della guerra, con il rincaro dei costi dell’energia, ma sono anche anni di straordinarie opportunità dal punto di vista delle risorse a disposizione, a partire dalle politiche di formazione da realizzare con le risorse del nuovo settennato dei fondi strutturali europei, del Fondo sociale europeo, ma penso anche al nuovo Patto per il lavoro che abbiamo concertato con la Commissione Regionale Permanente Tripartita, rispetto al quale abbiamo allargato il confronto anche ai territori attraverso appositi tavoli provinciali con le parti sociali locali, e al nuovo Programma Garanzia Occupabilità Lavoratori (GOL) previsto dal Pnrr,  che tiene insieme formazione e politiche attive del lavoro”.

L’assessora, richiamando poi il ruolo centrale dell’orientamento per favorire il successo scolastico e formativo e contrastare abbandono e dispersione scolastica, ha spiegato come: “L’orientamento sia fondamentale per accompagnare ragazze, ragazzi e famiglie, in una scelta informata e consapevole. Informata rispetto alle tante opportunità, alcune delle quali ancora poco conosciute, che ci sono nel territorio regionale – penso ad esempio ai percorsi IeFP, IFT e ITS – e che dia modo alle studentesse e agli studenti di prendere consapevolezza delle proprie attitudini e delle proprie passioni ed aspirazioni. Non ci sono scuole, percorsi formativi, scelte, di serie A e di serie B , ma ogni ragazza e ragazzo ha il diritto di scegliere la strada più adatta a sé”. L’assessora, nelle conclusioni, ha voluto ricordare il virtuosismo della Toscana che ha scelto di individuare in un assessorato la filiera delle conoscenze, università, scuola, formazione, assieme al lavoro. “Il lavoro è dignità – ha concluso, particolarmente ascoltata dai molti giovani presenti – è un diritto e deve esserlo per tutte e tutti. La Regione, a tale riguardo, ha fortemente sostenuto i processi di integrazione tra i servizi sociali e sanitari e quelli dell’impiego per le persone con particolari fragilità”.

“Abbiamo bisogno di una comunità educante”, così ha esordito il portavoce del presidente Bernard Dika, da anni promotore del progetto Giovanisì e acuto conoscitore delle dinamiche giovanili. “Il modello di giovane è spesso quello riconducibile al laureato, ma questo non è il solo modello virtuoso. Lo è anche quello di un giovane che, lasciati gli studi, ha intrapreso un percorso professionale promosso e sostenuto dalla Regione Toscana ed è, oggi, ad esempio, un imprenditore agricolo soddisfatto ed appassionato della sua azienda e dei suoi prodotti”. A questo proposito il portavoce racconta l’esperienza di un giovane apicoltore che ha avuto il piacere di seguire nella crescita professionale. “Abbiamo il dovere di accompagnare i giovani nei percorsi professionali incoraggiandoli alla partecipazione ai diversi bandi della Regione Toscana”, ha concluso con l’apprezzamento dei presenti.

Trasformare la lotta al cambiamento climatico in un’occasione di sviluppo sostenibile incentrato sulla forza creativa e sul talento dei giovani è un imperativo globale: questo l’obiettivo di #INTERCEPT che offre ai giovani un percorso di sensibilizzazione, orientamento, formazione e opportunità di stage legate a figure professionali green più richieste sul territorio.

Dopo una fase di ricerca per identificare i bisogni e le opportunità per giovani e aziende green nei territori del progetto, #INTERCEPT attiverà 300 tirocini (pagati) presso aziende green per altrettanti giovani, della durata di 3 mesi, in Italia, ovvero nelle province di Siena e Grosseto, a Malta e in Lituania.

Agricoltura e silvicoltura sono tra i settori di spicco nella transizione verde e sono un potente attrattore di lavoro per i giovani. Va in questo senso quindi l’impegno della Regione Toscana nel Progetto #INTERCEPT nel quale ha supportato la fase di ricerca per identificare i bisogni e le opportunità per i giovani e le aziende green nel territorio.

In Toscana si registra un rinnovato interesse dei giovani al settore agricolo e forestale, come ha avuto modo di spiegare il responsabile della Direzione Agricoltura della Regione Toscana. Il settore sta attivando un processo di ricambio generazionale grazie anche alle opportunità concesse dalla programmazione Psr Feasr in collaborazione con Giovanisì. La Direzione Agricoltura con il progetto Giovanisì agevola, infatti, l’insediamento dei giovani e l’implementazione dell’innovazione in agricoltura sia con le misure del Programma di sviluppo rurale (Psr) sia con la “Banca della Terra” che è uno strumento per facilitare l’accesso alla conduzione di terreni da parte di giovani agricoltori, che saranno i protagonisti del futuro della produzione agroalimentare.

Nella programmazione 2014-2022 la Regione ha pubblicato 4 bandi rivolti all’avvio di imprese da parte di giovani imprenditori agricoli (dai 18 anni ai 41 anni non compiuti) e a oggi sono stati finanziati oltre 900 giovani, per un contributo totale di oltre 116 milioni di euro, numeri che sono destinati a aumentare con il nuovo bando che scadrà il prossimo 30 novembre, con una dotazione di 11,9 milioni.

Anche il Piano strategico per la Pac 2023-2027 dell’Italia definisce, a questo proposito, la strategia per sostenere e attrarre i giovani in agricoltura attraverso un insieme coerente di interventi. In continuità con la programmazione precedente la strategia per i giovani in agricoltura sarà realizzata in Toscana attraverso il sostegno per l’insediamento dei giovani nelle imprese agricole, destinando complessivamente a questo intervento (SRE001 “Insediamento giovani agricoltori”), nel periodo 2023-27 un importo pari a 40 milioni di euro.

Da rilevare anche che nel corso della crisi pandemica, il percorso dei giovani nel comparto agricolo si è confermato più resiliente rispetto al contesto generale. Il primo rapporto sui giovani in agricoltura curato dal Centro Studi Divulga, evidenzia come l’indice “Aziende nate su Aziende Cessate” è del 55% più alto rispetto a tutti gli altri settori (Centro Studi Divulga, 2022).

 Fonte: Comunicato stampa di Chiara Bini e Sandro Vannini, Toscana Notizie