Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

E’ il Servizio Civile il protagonista della seconda puntata di “Accènti Intoscana”, il format video realizzato da Fondazione Sistema Toscana (Ufficio Giovanisì e redazione di intoscana.it) per raccontare le #StoriePossibili di Giovanisì.

Tra le tante possibilità offerte dal Servizio Civile Regionale, opportunità promossa dall Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì, c’è quella di potersi dedicare alle Botteghe della salute, un servizio di Anci Toscana che offre assistenza, solidarietà e aiuto ai cittadini più fragili. Sono 84 quelle attive sul territorio, e ben 133 sono i giovani che, dall’ottobre scorso, stanno svolgendo servizio al loro interno. Tra i servizi offerti, anche l’orientamento e l’informazione sulle opportunità promosse dal progetto Giovanisì.
Le botteghe, a vederle da vicino, pur avendo la propria sede in spazi comunali non sono veri e propri uffici. Si tratta piuttosto di spazi di prossimità. O, meglio ancora, sono punti di riferimento per gli abitanti di piccoli borghi, aree periferiche e zone interne.

Estratto dall’articolo di intoscana.it a cura di Gianluca Testa:
“Nei piccoli paesi di Toscana, spesso bellissimi, tutti si conosco e i bisogni si differenziano. Abbiamo quindi compiuto un percorso nel valdarno aretino per incontrare ragazze come Barbara, che a Castiglion Fibocchi, che conta circa duemila abitanti, non solo si occupa di attivare le tessere sanitarie (un servizio tra i tanti) ma si coordina con i volontari nell’organizzazione della spesa e della consegna a domicilio di farmaci e altri beni destinati alle persone anziane che, ci confessa, “ci sono enormemente riconoscenti per questi piccoli grandi gesti”. Del resto più un paese è piccolo, più le persone sono vicine. Lo sanno bene Arianna e Giulia, che nel comune di Laterina Pergine Valdarno si sono accorte che il loro ruolo principale è quello di far compagnia alla comunità. “Più volte, nonostante le mascherine, abbiamo visto il sorriso illuminare i volti delle persone che abbiamo aiutato”, raccontano. Esperienze come queste contribuiscono però anche alla crescita personale e professionale. Ne sono convinte Giulia e Sara, che a Civitella in Val di Chiana hanno riscoperto il senso del contatto con le persone. Lo stesso vale per Martina, che studia per diventare astrofisico ma che ha sempre avuto l’attitudine per il volontariato e la solidarietà. Complici le restrizioni anti contagio, la sua sede è all’interno della biblioteca comunale di Cavriglia.”

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