Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

L’assessore Grieco ha spiegato che, se i contenuti del progetto formativo consentono di adottare modalità flessibili, il corso può essere svolto a distanza in accordo con il soggetto promotore e il tirocinante. L’assessore Grieco ha spiegato che, se i contenuti del progetto formativo consentono di adottare modalità flessibili, il corso può essere svolto a distanza in accordo con il soggetto promotore e il tirocinante

Per effetto dei recenti Dpcm emanati dal Governo, tesi a contrastare il diffondersi del coronavirus/Covid-19, i tirocini non curriculari (misura promossa nell’ambito di Giovanisì) sono sospesi, in Toscana, dallo scorso 10 marzo fino al prossimo 3 aprile.
Tuttavia, come chiarito con la circolare di ieri, lunedì 16 marzo, in alternativa alla sospensione è possibile svolgere a distanza le attività previste dai tirocinio formativi attraverso l’utilizzo di tecnologie dell’informazione e della comunicazione messe a disposizione dal soggetto ospitante, che può essere, a seconda dei casi, un’azienda o uno studio professionale, una cooperativa, un ente pubblico.

“Nel caso in cui”, afferma l’assessore a Formazione, istruzione e lavoro della Regione Toscana, Cristina Grieco. Che precisa: “E’ chiaro che il tirocinante, per attivare il tirocinio a distanza, deve essere dotato di adeguati strumenti tecnologici in modo da salvaguardare il raggiungimento degli obiettivi formativi del tirocinio e supportato dal tutor aziendale attraverso le modalità Ict adottate dal soggetto ospitante”.

La nuova modalità di svolgimento è attivabile modificando il progetto formativo del tirocinio. Il relativo documento sarà di conseguenza aggiornato con la definizione di tutti gli elementi necessari a garantire il raggiungimento degli obiettivi formativi, quali le attività, gli strumenti e le tecnologie utilizzate.
In relazione agli aspetti legati alla sicurezza, in caso di attivazione del tirocinio a distanza, la circolare di ieri ha chiarito che la copertura finalizzata alla tutela del tirocinante contro gli infortuni sul lavoro deve essere estesa ai rischi connessi alla realizzazione delle attività formative effettuate all’esterno dei locali del soggetto ospitante, così come previsto dalla disciplina regionale.

Da evidenziare, infine, che il soggetto che organizza il tirocinio non curriculare, tenuto a fornire al tirocinante un’adeguata informativa circa il corretto utilizzo delle attrezzature o delle apparecchiature eventualmente messe a disposizione per lo svolgimento delle attività ed a garantirne la sicurezza, il buon funzionamento e la manutenzione.

Vai alla pagina dedicata sul sito della Regione Toscana

Comunicato stampa di Marco Ceccarini, Toscana Notizie