Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

“L’European Youth Forum si batte perché istituzioni e organizzazioni internazionali pongano la necessaria attenzione al rispetto dei diritti dei giovani.”

L’European Youth Forum (Forum Europeo dei Giovani) è la più grande organizzazione giovanile d’Europa. Nata nel 1996, oggi conta oltre cento organizzazioni giovanili internazionali che ne fanno parte e svolge un ruolo importante nel dare voce ai giovani e alle loro esigenze.

A guidare il Forum Europeo dei Giovani, un Consiglio Direttivo composto da 11 giovani. Tra loro, Andrea Casamenti, classe 1988, cresciuto a Crevalcore, paesino in provincia di Bologna, poi sbarcato a Bruxelles, prima con un tirocinio e poi, dal 2016, come membro del Consiglio Direttivo dell’EYF.Proprio a lui abbiamo chiesto di raccontarci meglio cosa sia il Forum Europeo dei Giovani, cosa dobbiamo aspettarci dal futuro e quali sono stati i risultanti raggiunti dall’EYF dalla nascita ad oggi.

Da Crevalcore – Bologna a Bruxelles come membro dello European Youth Forum, ci vuoi raccontare brevemente la tua storia?

Se qualcuno mi avesse detto, dieci anni fa, che oggi sarei stato uno degli undici giovani a dirigere la più grande organizzazione giovanile d’Europa, non ci avrei creduto minimamente. Come per tante cose nella vita, tutto è capitato abbastanza per caso. Crescendo a Crevalcore, un paese di circa 12.000 abitanti nella provincia di Bologna, ho sempre guardato con aria sognante alla vita “internazionale”: viaggiare, imparare nuove lingue, conoscere persone e scoprire culture. Per questo, dopo alcune esperienze di volontariato a livello locale, ho implorato i miei genitori di permettermi di trascorrere un anno Erasmus in Germania. A quel punto, non ho più avuto dubbi: nella mia vita volevo occuparmi di affari europei. A 22 anni, dopo un periodo di lavoro all’estero grazie ai fondi dell’Unione Europea, sono sbarcato a Bruxelles per un tirocinio alla rappresentanza di una regione tedesca. Con il tempo, ho trovato il modo di conciliare due mie passioni: l’implicazione nel settore delle organizzazioni giovanili e l’attivismo a livello europeo. È così che, dalla fine del 2016, sono un membro del Consiglio Direttivo del Forum Europeo dei Giovani, la piattaforma delle organizzazioni giovanili d’Europa. Per un periodo di quattro anni, rappresento la voce dei giovani d’Europa, prendo decisioni strategiche sul lavoro dell’organizzazione e mi batto per i miei diritti e quelli dei miei coetanei.

Se dovessi raccontare lo European Youth Forum a chi ne sente parlare per la prima volta, che cosa gli diresti?

Il Forum Europeo dei Giovani è il difensore dei diritti di tutti coloro che hanno fra i 16 e 35 anni in Europa. Da oltre vent’anni, il Forum si batte perché istituzioni e organizzazioni internazionali quali la Commissione europea, il Parlamento europeo, ma anche il Consiglio d’Europa e le Nazioni Unite, pongano la necessaria attenzione al rispetto dei diritti dei giovani e si mobilitino per risolvere i problemi che li affliggono, quali la disoccupazione e la mancanza di un’educazione di qualità. Ad esempio, soprattutto negli ultimi anni, il Forum Europeo dei Giovani si è battuto per fare in modo che le opportunità di tirocinio offerte ai giovani nell’Europa intera siano tutte retribuite. Ma ci occupiamo di una varietà di tematiche, tra le quali i fondi per le organizzazioni giovanili, la partecipazione giovanile, l’inclusione socioeconomica e lo sviluppo sostenibile. Tutto ciò avviene grazie alle decisioni delle oltre 100 organizzazioni giovanili nazionali e internazionali che fanno parte del Forum e degli undici giovani che le rappresentano all’interno del Consiglio Direttivo, del quale faccio parte.

Lo European Youth Forum nasce nel 1996. Qual è stato, a parer tuo, il miglior risultato raggiunto dalla sua nascita ad oggi?

Vari esempi di buoni risultati in tutti i campi di azione del Forum mi vengono a mente. Tuttavia, a mio parere, il maggior successo dell’organizzazione risiede nella capacità di raggiungere il proprio obiettivo principale, cioè quello di dare un vero potere decisionale ai giovani. Nel corso degli ultimi anni, ho avuto più volte l’occasione di vedere in prima persona l’impatto delle mie scelte e delle mie azioni in qualità di membro del Direttivo del Forum. La campagna del Forum per l’aumento del budget del programma UE per i giovani Erasmus+, ad esempio, ha contribuito a convincere la Commissione europea, il Parlamento europeo e vari governi nazionali a raddoppiare, se non addirittura triplicare, la somma dedicata al programma per i prossimi 7 anni. A livello nazionale, purtroppo, i giovani hanno spesso poca o alcuna voce sulle decisioni che li riguardano (e tutto ci riguarda!). Per questo, una delle battaglie del Forum, è quella di raggiungere una reale partecipazione dei giovani e delle proprie organizzazioni alle prese di decisione a tutti i livelli di potere.

Le prossime sfide dell’EYF?

In base alle prime analisi dei dati relativi alle recenti elezioni del Parlamento europeo, il numero di giovani che si è recato alle urne a maggio scorso è molto limitato, anche se è giusto sottolineare un leggero aumento rispetto alle elezioni precedenti. C’è quindi ancora molto lavoro da fare perché tutti i giovani siano consapevoli di ciò che l’Unione europea fa, di cosa offre e di come sfruttare opportunità quali l’Erasmus, il Corpo Europeo della Solidarietà o la Garanzia Giovani. Quale organizzazione che rappresenta i giovani d’Europa, il Forum Europeo dei Giovani deve continuare a svolgere, insieme a tantissime organizzazioni e partner su tutto il territorio, l’importante ruolo di informare i giovani affinché questi possano partecipare consapevolmente e attivamente alla vita democratica dell’Unione europea.

 

Intervista a cura dell’Area Europa dell’Ufficio Giovanisì
Visita la pagina Europa di Giovanisì