Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

“L’esito del seminario non può che dirsi positivo. Si è fatto il punto, oggi, sul ruolo dei poli tecnico professionali nelle politiche di sviluppo territoriale della Toscana, anche attraverso il confronto con le esperienze di altre Amministrazioni regionali. E’ stato presentato il monitoraggio che abbiamo commissionato ad Indire sulle esperienze realizzate finora, sui punti di forza e di debolezza dei poli rispetto alle aspettative e alle finalità delle politiche regionali. I poli sono nati per garantire una migliore efficacia dell’offerta formativa attraverso l’integrazione delle attività di istituti tecnici e professionali, Its, imprese ed agenzie formative, in stretta connessione con le filiere produttive e in un contesto capace di valorizzare, potenziare ed implementare le progettualità dei sistemi locali. In questi anni, come Amministrazione toscana, abbiamo investito sul loro sviluppo per rafforzarne il coordinamento, la comunicazione, la valorizzazione di risorse umane, strumentali ed organizzative. I Ptp, infatti, sono cardini di un sistema finalizzato a potenziare l’alternanza scuola e lavoro, la didattica laboratoriale, i percorsi di Iefp, l’apprendistato e il modello duale”.
Lo ha detto, a margine del convegno “Il ruolo dei poli tecnico professionali nelle prospettive di sviluppo delle politiche educative e formative” che si è svolto oggi, lunedì 24 marzo, a Palazzo Bastogi, l’assessore a Formazione, lavoro ed istruzione della Regione Toscana, Cristina Grieco, che ha partecipato a una tavola rotonda di confronto con le associazioni di categoria, i sindacati e le aziende che operano all’interno dei poli.

“Anche per effetto delle politiche di formazione, oggi, la Toscana è la Regione italiana in cui maggiore è stato ed è l’abbattimento della dispersione scolastica”, ha affermato l’assessore Grieco. La quale ha ricordato che “la Regione ha scelto, fin dal 2014, di concentrare i finanziamenti per la formazione su interventi destinati alle filiere strategiche e sulle alleanze tra scuole, enti formativi ed imprese”. In particolare, secondo quanto ha ricordato la Grieco, “sulle filiere strategiche la Regione ha concentrato il sostegno alla formazione per l’inserimento lavorativo, ai percorsi Its e Ifts e ai Ptp” ed inoltre “il concetto di filiera formativa costituisce una delle direttrici dell’infrastruttura toscana ed esprime il legame tra offerta formativa e mondo produttivo”.

“Sull’esperienza quinquennale dei poli, come sugli aspetti che ancora necessitano di essere migliorati, la Regione imposterà la nuova programmazione territoriale dell’istruzione e della formazione tecnica superiore, nonché la ridefinizione delle prossime linee di attività degli stessi Ptp”, ha precisato l’assessore regionale.

Il monitoraggio condotto da Indire, finalizzato a “fotografare” lo stato dell’arte in Toscana, ha evidenziato la rilevante partecipazione dei venticinque Ptp toscani a bandi ed avvisi pubblici, nella progettazione, gestione e diffusione di attività di alternanza tra scuola e di lavoro ed apprendistato, nonché nell’attivazione di progetti settoriali legati allo specifico contesto di riferimento e alle filiere dei poli. Da tale monitoraggio, infine, emerge, con chiarezza l’impegno delle imprese nel mettere a disposizione le proprie risorse professionali e strumentali, nonché il contributo delle stesse all’interno dei Ptp, nella definizione dei fabbisogni e nella coprogettazione e realizzazione dei percorsi formativi.

Il bando per il finanziamento di alcune attività dei Poli Tecnico-Professionali rientra nell’ambito di Giovanisì (www.giovanisi.it), il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani (Area Studio e Formazione di Giovanisì).

Documenti:

  • Consulta l’abstract sul monitoraggio sui Poli Tecnico Professionali in Toscana realizzato da Indire