Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Regione Toscana ed Ispettorato interregionale del Lavoro di Roma, che sovraintende agli ispettorati territoriali di Lazio, Toscana, Umbria, Abruzzo e Sardegna, si sono impegnati a monitorare, verificare e sostenere le esperienze di tirocinio attivate in Toscana ed a prevenire o sanzionare eventuali abusi e l’uso distorto dello stesso istituto del tirocinio.

A sancirlo è il protocollo d’intesa, firmato digitalmente lo scorso 4 febbraio e che è stato illustrato alla stampa dall’assessore regionale a lavoro, formazione ed istruzione  Cristina Grieco e  dal direttore dell’Ispettorato interregionale Orazio Parisi.

Il protocollo intende favorire la massima collaborazione tra Regione ed Ispettorato del lavoro per l’attuazione delle misure di vigilanza, del controllo ispettivo e della disciplina sanzionatoria prevista in tema di tirocinio.

“Attraverso questo protocollo i soggetti sottoscrittori vogliono attuare tutte le misure di vigilanza di controllo previste dalle leggi nazionali e regionali”, ha spiegato l’assessore  Grieco. “Oggi si sono illustrati ed approfonditi i contenuti dell’accordo che è già in essere. Ispettorato e Regione, ognuna per la propria parte, si sono impegnate a favorire anche attività di aggiornamento continuo e reciproco sui temi della promozione, della gestione e del monitoraggio dei tirocini per un loro effettivo controllo. Per la Regione Toscana lo strumento dei tirocini, che facciamo con Giovanisì, è molto importante. E’ dimostrato che un ragazzo che ha fatto tirocinio ha molte più probabilità di trovare lavoro nei dodici mesi successivi”.

Soddisfazione per la firma sottoscritta è stata espressa anche dal direttore Orazio Parisi dell’Ispettorato interregionale di Roma: “Ringrazio l’assessore Grieco e la Regione per aver voluto condividere in piena sintonia le finalità di questo protocollo. Il tema dei tirocinii vede fautori e detrattori. In realtà, ciò che va contrastato sono gli abusi. Il tirocinio non deve diventare una sostituzione, a costo più basso, del lavoro vero e proprio. Con l’assessorato condivideremo iniziative di informazione e promozione di buone pratiche”.

Oltre a favorire le attività di aggiornamento, le parti si impegnano a garantire la diffusione e lo scambio di informazioni, anche mediante il coinvolgimento di tutti gli stakeholders che operano sul territorio, ossia le parti sociali e gli ordini professionali, le imprese e quel che attiene al mondo della formazione e dell’orientamento al lavoro.