Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

MAINSILENZIO_copertinaLa musica, si sa, è un linguaggio universale e su temi anche difficili le canzoni possono far breccia in un pubblico vasto. La musica attrae poi i giovani, che sono i primi da ‘educare’ affinché qualcosa cambi e l’indifferenza non abbia il sopravvento. Con i giovani e dalla musica è partito così il progetto realizzato dall’emittente radiofonica Controradio e sostenuto dalla Regione e dalla Siae, la società italiana editori e autori, con la sponsorizzazione di Unipol.

Settanta studenti di sei licei toscani hanno composto e poi registrato in studio, al termine di un percorso di due mesi, sei brani musicali originali sul tema della violenza di genere, confluiti in un CD disponibile da mercoledì gratuitamente sui canali Spotify, Itunes e Youtube e gli altri canali digitali (il titolo da cercare è “Mai in silenzio”), promosso naturalmente anche su Controradio.

Le canzoni sono state realizzate insieme a tre tutor d’eccezione, i musicisti Francesco Guasti, Tommaso Novi e Diana Winter (fra i vincitori del concorso Toscana 100 Band realizzato nell’ambito di Giovanisì), con il coordinamento di Lorenzo Cipriani. E quattro di queste saranno interpretate per la prima volta dal vivo dagli stessi studenti al Meeting dei diritti umani  il 13 dicembre al Mandela Forum di Firenze, organizzato dalla Regione Toscana, di fronte a una platea di ottomila coetanei.  E’ previsto anche un ciclo di esibizioni in apertura di concerti di musicisti affermati in tournée il prossimo anno in Toscana.

“E’ stata una positiva sorpresa – racconta la vice presidente della Toscana, Monica Barni – Sono brani musicalmente compiuti e colpisce la profondità delle parole dei testi, mai banali. Un progetto che è stato raccolto dai ragazzi con grande entusiasmo”. I testi raccontano della violazione della dignità della persona, nel suo intimo e quotidiano, ma anche la presa di coscienza che tutto questo deve finire:  da un orologio che si riprende il tempo all’esortazione al correre via, dal seguire il proprio pensiero al non tornare indietro

“Siamo consapevoli – aggiunge – che è una goccia in un mare di problemi. Ma la piaga della violenza di genere, offesa anzitutto alla dignità umana, è anche una questione di atteggiamento culturale. Ci stiamo impegnando nel coordinare e mettere in fila azioni e sinergie di attori diversi: questo progetto è uno dei tanti petali di una corolla, assieme al premio sulle tesi di laurea, i seminari con i giornalisti sul racconto delle violenze, il meeting domani dei diritti umani”.   

Un percorso iniziato a settembre
I laboratori sono partiti dai racconti della donne che hanno subito violenza. I ragazzi hanno ascoltato, hanno   fatto propri quei temi. Si è parlato anche di stalking. Si sono superati anche tanti stereotipi. Sono arrivate quindi le parole e poi la musica, con gruppi ed ensemble nati per l’occasione, affiatati come se suonassero insieme da una vita.    

“Mai in silenzio” è iniziato a settembre con un avviso agli istituti superiori, da cui sono stati selezionati cinque licei musicali, il Passaglia di Lucca, Carducci di Pisa, Petrarca di Arezzo, Forteguerri di Pistoia, Niccolini Palli di Livorno ed il liceo linguistico Marco Polo di Firenze. A ottobre è partito il corso di composizione e registrazione, preceduto da un percorso di sensibilizzazione con la psicologa Cecilia Lamanna e la giornalista Chiara Brilli

“La violenza di genere è un fenomeno di scottante attualità – racconta ancora Barni -. La Regione Toscana si è da tempo dotata di una propria legge e sta lavorando da anni nell’ambito della prevenzione, sensibilizzazione, emersione e protezione delle vittime di violenza. E’ necessario lavorare su vari fronti, con il sostegno alle donne vittime di violenza, con progetti quali Codice Rosa, Case Rifugio e sulla prevenzione a partire dalle giovani generazioni. Occorre una svolta culturale per agire preventivamente sulle cause della violenza. Per questo l’educazione ha un ruolo fondamentale, utlizzando i linguaggi che sono più vicini alle nuove generazioni”. 

La soddisfazione di tutor e promotori
“Siamo molto soddisfatti dell’esperienza – sottolinea Marco Imponente, direttore di Controradio – Veniamo dall’esperienza di 29 anni di Rock Contest, affiancata l’anno scorso dalla gestione della Regione “Toscana 100 Band”, attraverso cui oltre cento gruppi ed artisti toscani under 35 hanno realizzato un proprio progetto artistico,  e crediamo che i sei brani di “Mai in silenzio”.  diversi musicalmente fra loro ma assimilabili se si ascoltano i testi, costituiscano una testimonianza attiva ed efficace di come la musica possa essere un elemento importante per la sensibilizzazione delle coscienze. Favorisce la memorizzazione di messaggi anche complessi e una comunicazione spontanea ed empatica”

“Non abbiamo esitato a sostenere il progetto, che nasce per dimostrare che le parole e l’arte sono strumenti di alfabetizzazione, emotiva e sociale” sostiene Gaetano Blandini, Direttore Generale di SIAE. “Inizialmente i ragazzi non avevano messo a fuoco il problema della violenza di genere. Era per loro qualcosa di distante. Ora invece è diventato virale grazie allo scambio delle canzoni” aggiunge Diana Winter, una della tutor. “Il punto di vista dei ragazzi è vario, come diverse tra loro sono le realtà coinvolte – spiega Lorenzo Cipriani, coordinatore del progetto – Sono però rimasto molto colpito dalla qualità delle canzoni composte, visto che nessuno di loro si era mai cimentato prima in qualcosa del genere”. “Ho colto molta curiosità e interesse nei ragazzi. E bravura” conferma Tommaso Novi, d’accordo in questo con i suoi colleghi tutor musicali.

Le sei canzoni del cd
Ed eccole i brani originali raccolti nell’album. C’è “Rompi il silenzio“, ideata e interpretata dagli studenti del Liceo Musicale Passaglia di Lucca con Francesco Guasti, registrata presso DAV Studio di Lucca. C’è “Lunedì“, dal Liceo Musicale Niccolini Palli di Livorno con Tommaso Novi, incisa presso 360 Music Factory diLivorno. E poi “Eco“, dal Liceo Musicale Petrarca di Arezzo con Diana Winter, presso Rooftop Studio – Arezzo; “La metà di niente“, dal Liceo Musicale Forteguerri di Pistoia con Francesco Guasti, presso Elephant Studio, Pistoia; “Mi rialzerò“, dal Liceo Musicale Carducci di Pisa con Tommaso Novi, presso 2eMMe Studio – Pisa, e “Un fatto giornaliero“, dalla III L del Liceo Linguistico Marco Polo di Firenze con Diana Winter, registrata presso MusiKalmente – Firenze. La grafica dell’album è di Lara Pratesi, l’immagine di copertina di Alessandro Baronciani.

Comunicato stampa di Walter Fortini, Toscana Notizie