Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Torna venerdì 29 settembre l’affascinante viaggio nel mondo della ricerca con “Bright 2017“, la Notte dei ricercatori in Toscana giunta alla sesta edizione.
Anche quest’anno la grande festa dedicata alla ricerca porterà i suoi protagonisti nelle strade e nelle piazze del centro storico di tutte le città coinvolte, e aprirà le porte dei laboratori ai cittadini che potranno parlare con i ricercatori, apprezzarne la competenza e la passione e conoscere l’impatto positivo che i risultati delle loro ricerche hanno sulla qualità della vita di tutti i giorni.

“Si tratta di un evento importante e necessario – sottolinea la vice presidente della Toscana, Monica Barni – Spesso si parla di ricerca e università senza conoscerle.  E’ bene dunque che la ricerca si racconti e si metta in mostra e l’invito è quello di approfittare di questo evento per andare a vedere cosa le università e i centri di ricerca, di cui siamo orgogliosi, realmente fanno: non qualcosa di astruso e indefinito, ma qualcosa che concretamente può aver a che fare con la nostra vita di tutti giorni”.

Promosso dalla Regione Toscana, nell’ambito del progetto per l’autonomia dei giovani Giovanisì e coordinato dall’Università di Siena, “Bright 2017” vede la partecipazione delle Università di Firenze, Pisa, Siena e Siena-Stranieri, delle Scuole Superiori Sant’Anna e Normale di Pisa, e IMT Alti Studi Lucca, insieme al CNR (area della ricerca di Pisa), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Sezione di Pisa).

La Notte dei ricercatori si svolge in contemporanea in oltre 250 città in tutta Europa, grazie al supporto della Commissione Europea nell’ambito delle Azioni Marie Skłodowska-Curie, volte a favorire la carriera dei ricercatori. La storia della chimica e fisica polacca naturalizzata francese, premio Nobel per la scoperta delle radiazioni nel 1903 e poi ancora nel 1911, non a caso viene indicata sui manifesti dell’evento come un’ispirazione da seguire.

Così la presentazione di “Bright2017” che c’è stata stamani a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della giunta regionale, è diventata l’occasione anche per sottolineare la necessità di una “rilegittimazione sociale” del lavoro di ricercatori, scienziati e università “contro leggende e falsi miti che confondono la realtà delle cose” e di una ‘terza missione’ che non è solo “il trasferimento tecnologico ma anche la divulgazione culturale”, tra conoscenza e creatività.

Con un articolato programma di iniziative che coinvolge tutto il territorio regionale, “Bright 2017” vuole essere un evento dedicato alla scienza e all’apprendimento interattivo, offrire occasioni di incontro con i ricercatori, per parlare con loro e scoprire cosa fanno concretamente con il loro lavoro quotidiano, in modo coinvolgente e con tanto entusiasmo. Diffusa è stata la partecipazione e la curiosità nelle edizioni passate.

Gli eventi sono pensati per la partecipazione di persone di tutte le età,  in compagnia della famiglia, con la scuola, gli amici o da soli, curiose di capire come funzionano le cose, avventurandosi dietro le quinte dei laboratori normalmente chiusi al pubblico. Gli eventi si svolgeranno dal pomeriggio fino a tarda notte ad Arezzo, Calci, Firenze, Grosseto, Lucca, Pisa, Pontedera, Portoferraio, Prato, Siena e Viareggio, e con linguaggi e modalità nuove proporranno  al grande pubblico i temi più attuali della scienza e della ricerca, con un’attenzione particolare all’impatto sulla vita quotidiana, all’innovazione e alla progettazione del futuro.

I programmi per ogni città, in continuo aggiornamento, sono pubblicati sul sito dedicato www.bright-toscana.it, ed è possibile seguire le anticipazioni e le notizie su Facebook  e Twitter (@brightoscana Hashtag: #bright17 #brightoscana). La Notte dei Ricercatori in Toscana è un progetto finanziato dal programma di ricerca e innovazione dell’Unione Europea Horizon 2020 nell’ambito del grant n. 722944 – BRIGHT.

 

 

 

Comunicato stampa di Tiziano Carradori e Walter Fortini (Toscana Notizie), in collaborazione con le università coinvolte

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