Due milioni dalla Regione sull’alta formazione: trenta borsisti per una Toscana più competitiva
Data e ora: Pubblicato il: 19 Luglio 2017 13:54
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Pronti a partire… e tornare, con un bagaglio di competenze utili ad oleare quel rapporto, ancora non sempre fluido, tra mondo della ricerca toscana, la cui qualità è indiscussa e riconosciuta (anche dalle aziende straniere), università ed imprese. Trenta borsisti, selezionati dalle università e dagli enti di ricerca tra laureati con almeno un anno di esperienza di lavoro o dottori in ricerca, partiranno per un percorso di studio, alta formazione e ricerca che li porterà per almeno un anno e mezzo e in alcuni casi fino a trenta mesi a giro per università, enti, poli di innovazione o aziende in Italia e all’estero, dalla Francia al Belgio, dalla Germania alla Svezia fino alla Spagna ed oltre ancora, con due o tre diversi sedi per ogni progetto.
Diciannove di questi sono stati selezionati dalle università toscane e in diciassette si si sono incontrati stamani a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze con la vice presidente ed assessore all’università e ricerca della Regione Monica Barni. “Ci aiuteranno a risolvere fragilità che ancora esistono nei nostri distretti e a rendere il sistema regionale più competitivo nel suo complesso – sottolinea -. La Regione, nell’ambito del progetto Giovanisì, ha investito complessivamente due milioni di euro con fondi Por Fse. La misura ha riscosso un grande successo, numerose sono state le domande e un ringraziamento particolare va in questo anche ai prorettori alla ricerca e al trasferimento tecnologico che vi hanno lavorato “.
Ragazze (quattordici su diciannove) e ragazzi incontrati oggi hanno alle spalle percorsi simili ma a volte anche molto diversi. Non sono solo toscani, anche se in Toscana oltre il settanta per cento si è laureato. In undici, un po’ più dunque della metà, hanno un dottorato (conseguito in tre casi all’estero); gli altri hanno una laurea magistrale ma spesso anche un master, altre borse di studio, già esperienze all’estero e percorsi multidisciplinari: ingegneri ed archeologi, laureati in economia e in comunicazione, scienze politiche o storia, antropologi e biologi. Lavoreranno ora in piccole squadre, a seconda del progetto a cui si sono candidati, sul fronte del trasferimento tecnologico, dei brevetti e dell’industria 4.0, sul terreno della progettazione europea – ovvero tutte quelle complesse attività necessarie per partecipare con successo ai bandi Ue e imparare a scrivere e presentare un progetto finanziabile dall’Unione -, nell’allenare lo sguardo oltre l’orizzonte, alla ricerca di partner economici internazionali o tecnologie emergenti che possano fare la differenza, nel campo ancora della comunicazione pubblica e istituzionale e nella gestione innovativa di musei, istituzioni culturali e imprese creative a cui, dei due milioni di euro stanziati dalla Regione, sono stati specificatamente riservati 300 mila euro.
Qui i nomi dei diciannove borsisti del bando regionale selezionati dalle università toscane: Beatrice Bertini Vacca, Erica Cacciotti, Fabiano Catania, Marilina D’Andretta, Fabio Della Valle, Annarita Fasano, Niccolò Fiorini, Sara Gentilini, Caterina Miele, Delphine Nourisson, Alberto Nucciotti, Stefania Oliva, Francesco Poli, Mariagiovanna Ricciarelli, Ylenia Rocchini, Alessandra Romeo, Federica Trudi, Alessandra Zannella.
Comunicato stampa di Walter Fortini, Toscana