Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

sarteanoMatteo Marchi, ha 19 anni, Federico Sabatini ne ha 17, uno è di Monte Firidolfi, l’altro di Mercatale Val di Pesa, entrambi della provincia di Firenze.  Sono loro i due “testimonial” della “Scuola per giovani contadini” che hanno presentato la loro esperienza in palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione Toscana a Firenze.

L’occasione è stata quella del lancio della seconda edizione della scuola, un’iniziativa unica in Italia, partita lo scorso anno grazie alla collaborazione di vari soggetti, fra i quali 5 comuni del Chianti Fiorentino (Bagno a Ripoli, Barberino Val d’Elsa, Greve, San Casciano e Tavarnelle), la Regione Toscana, la fattoria Montepaldi (Università di Firenze) e l’agenzia formativa Chiantiform.

Presenti alla conferenza stampa  della nuova edizione, intitolata “Lezioni di vita in vigna” due assessori regionali, Cristina Grieco, con delega a istruzione e formazione, e Marco Remaschi con delega all’agricoltura, e i sindaci di San Casciano, Massimiliano Pescini, di Greve, Marco Sottani e di Tavarnelle, Davide Baroncelli, oltre a Franco Agnoletti, presidente di Chiantiform e al rappresentante dell’azienda di Montepaldi.

“Abbiamo imparato a potare – raccontano con orgoglio i ragazzi – sia gli  olivi che le viti.” E ancora: “Quello che ci piace di più di questa scuola è che metà del tempo è dedicato alla teoria, ma l’altra metà si svolge direttamente sul campo. Questo ci permette di apprendere meglio le cose, perchè non restano solo teoria, ma possiamo metterle subito in pratica.”

La “scuola per giovani contadini”, che  è stata finanziata dalla Regione grazie a  fondi messi a disposizione dal Ministero del Lavoro e politiche sociali nell’ambito del progetto “Garanzia Giovani”, è aperta a tutti i giovani “drop out” dai 16 anni compiuti ai 18 non compiuti al momento dell’iscrizione, che abbiano lasciato la scuola e non siano inseriti in altri percorsi formativi e occupazionali. Le domande si potranno presentare dal 25 novembre al 15 gennaio prossimo. Le lezioni inizieranno il 15 febbraio.

I corsi teorici si svolgono presso la scuola media di San Casciano Val di Pesa, la parte pratica nelle vigne e negli oliveti dell’azienda agricola di Montepaldi, ma stage formativi si sono svolti anche nelle aziende della zona.

L’iscrizione è gratuita. Dove ci si può rivolgere per le domande? Al Centro per l’impiego della propria zona – precisa il presidente di Chiantifom Franco Agnoletti.

Quanti ragazzi potrà ospitare? “I corsi – spiega Agnoletti – sono progettati per 15 ragazzi, ma possiamo arrivare a 17-18. Nella prima edizione della scuola gli allievi sono stati 16. Quindici ragazzi e una ragazza.”

Come vi è venuta l’idea di una “scuola per giovani contadini? “E’ nata perchè nella nostra zona, caratterizzata da tante aziende  vitivinicole e olivicole di grande pregio, avevamo molte sollecitazioni sulla carenza di mestieri legati all’agricoltura e di manodopera qualificata, come quella dei “potini”. Così abbiamo pensato di lanciare questa iniziativa che offre la possibilità a giovani che hanno abbandonato la scuola di avere una opportunità formativa e di avere buone prospettive di lavoro vista la vocazione del nostro territorio.”

Grieco: “Lotta a dispersione scolastica cardine della politica regionale”

Particolarmente “orgogliosa” della testimonianza dei ragazzi e del successo dell’iniziativa di è detta l’assessore regionale all’istruzione e formazione, Cristina Grieco. “Siamo felici – ha detto – di dare il via alla seconda annualità di questo bel progetto, che rappresenta un esempio di recupero della dispersione scolastica, in un settore di punta per la regione Toscana come l’agricoltura e la viticoltura in particolare. La lotta alla dispersione scolastica è uno dei cardini dell’azione politica della Regione Toscana in questa legislatura e noi siamo particolarmente orgogliosi di valorizzare in questo modo il settore dell’agricoltura”.

Remaschi: “I giovani riscoprono l’agricoltura. Oltre 1700 domande sul bando per nuovi imprenditori agricoli”

Anche l’assessore Marco Remaschi ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, che si inserisce  “in un momento particolarmente favorevole per l’agricoltura e per il buon vivere toscano.” Remaschi ha osservato come anche il successo di questa scuola sia testimonianza di una rinnovata voglia dei giovani di avvicinarsi all’agricoltura. “Lo dico – ha concluso – perchè proprio in questi giorni si è chiuso il bando della Regione Toscana per l’insediamento di giovani in agricoltura , sul quale sono presenti risorse per 40 milioni di euro a valere sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. Quel bando – inserito all’interno del progetto Giovanisì – si chiudeva il 16 novembre e le domande che sono arrivate sono oltre 1700. Dunque 1700 giovani imprenditori che hanno scelto l’agricoltura per il loro futuro.

I sindaci di San Casciano,  Massimiliano Pescini, di Greve, Marco Sottani, e di Tavarnelle, Davide Baroncelli, hanno concordemente sottolineato la duplice valenza dell’iniziativa, nata come “una scommessa”, che mira a coniugare una formazione particolarmente adatta ai bisogni del territorio, che ha necessità di competenze tecniche qualificate,  con il “recupero sociale di giovani che hanno abbandonato la scuola e che hanno diritto ad avere una seconda opportunità. Questo è un modo per dargliela.”

 

Comunicato stampa di Walter Fortini, Toscana Notizie