Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

if1Sono diciotto le idee premiate nel primo StartApp contest organizzato dalla Regione Toscana oggi all’Internet Festival di Pisa. Diciotto idee e ventimila euro ad ognuno di coloro che le ha sviluppate, trecentosessantamila in tutto. Diciotto idee ed altrettante startup o imprese di giovani, già nate o pronte a nascere. Diciotto idee e diciotto applicazioni o siti responsive, capaci di adattarsi automaticamente a seconda che li consulti da un pc, un tablet o uno smartphone, utili per accorciare le distanze con la pubblica amministrazione o per vivere meglio.

Sono state ventiquattro le proposte presentate entro la fine di luglio. Sei non avevano i requisiti richiesti. Tutte da giovedì sono ospiti della Regione ed hanno avuto la possibilità – e l’avranno ancora oggi e domani – di presentarsi sotto la Logge dei Banchi e cercare magari eventuali partner.

Il contest era stato lanciato ad aprile. Le domande sono state raccolte durante l’estate. “L’idea – spiega l’assessore ai sistemi informativi della Toscana, Vittorio Bugli – nasce dalla volontà di arricchire di ulteriori contenuti Open Toscana, la piattaforma della Regione tenuta a battesimo l’anno scorso per offrire un rapporto più snello con la pubblica amministrazione, e di farlo utilizzando magari gli open data che la Regione possiede”. “Ma il premio è anche un modo – prosegue – per valorizzare le tante start up che lavorano in Toscana. Per rinnovare la pubblica amministrazione occorre sfruttare le loro buone idee. Il contest è uno degli strumenti messi in campo, da un anno a questa parte, per creare una comunità di innovatori a servizio della pubblica amministrazione”.

Tra le diciotto idee premiate c’è un po’ di tutto. La maggior parte sono utilità (tredici) capaci di aiutare a vivere meglio e risparmiare tempo, quattro sono applicazioni che hanno a che fare con viaggi e turismo ed una con la mobilità, o meglio con la ricerca di un parcheggio condiviso in città.

Dai parcheggi alle guide turistiche su misura

Partiamo da quest’ultima. L’idea di Parksharing è semplice e quasi banale, ma nessuno ci aveva pensato: creare una comunità per condividere i parcheggi privati. Per i turisti, in rigoroso ordine alfabetico, ecco invece Airtale, Imusa, Life in Toscana e Zonzofox. Airtale mescola  la storia, un gioco e una guida della città. Con questa app si ha infatti la possibilità di immergersi nella Firenze, soffocata dalla peste, del XIV secolo: un percorso stabilito alla scoperta del capoluogo, guidati dal Gps e in compagnia di Lapo Orlandini, guelfo bianco in una città comandata dai rivali guelfi neri. Un’esperienza che potrà essere replicata per altri luoghi. Imusa propone, in italiano e in inglese, itinerari alternativi a giro per tutta la regione e musei ancora poco conosciuti, spesso low cost, dal Museo del tessuto al Museo delle scarpe, dal Museo del design al Museo del ghiaccio, dal Museo del bonsai al Museo del vino. Lit, Life in Toscana, vuole far scoprire ai turisti la Toscana e in particolare i suoi colori e sapori e le opportunità che offre. Zonzofox si propone invece di semplificare la vita a chi visita le città italiane: ottima per chi non ha pianificato un viaggio, si trova in città da poco e non sa dove andare, ma utile anche a chi sta organizzando una vacanza, cerca ispirazione e vuole costruirsi la propria guida su misura, prendendo spunto magari anche dai contributi di chi in quel luogo ci abita.

Il social degli amministratori

Ci sono poi le app che diventano servizi utili, per tutti i gusti e tutti gli interessi. Ancora in ordine alfabetico ecco AreaLibera, l’alternativa ai social più tradizionali per creare comunità di amministratori pubblici e scambiarsi o condividere notizie, informazioni e documenti: una comunità che può essere aperta occasionalmente anche ai cittadini per ospitare dibattiti su temi specifici. C’è Bring, un’applicazione che conduce gli utenti direttamente verso i negozi, i professionisti ed i ristoranti che incontrano i propri gusti e interessi e che avverte automaticamente l’utente, mentre si muove, se nei dintorni c’è chi vende qualcosa che lo potrebbe interessare.

Mappe su misura ed edilizia economica

Con Ecateo ognuno potrà avere la Toscana in un palmo di mano e crearsi le proprie mappe, con le ciclabili o i punti di bike sharing in evidenza, il traffico e molte altre variabili e informazioni offerte dagli open data messa a disposizione dalla Regione. EQ è una app – disponibile anche in inglese e arabo – che guida gli inquilini di eco quartieri di edilizia economica e popolare nella conoscenza dell’alloggio, nell’uso e nella manutenzione consapevole e sostenibile degli impianti ma anche rispetto ai servizi di prossimità o le iniziative sul territorio.

Filiera ed ecosostenibilità

Geofood punta a creare una comunità e mettere in comunicazione produttori di alimenti di qualità e consumatori, in particolare quelli che amano cibo e prodotti di qualità. The Greenwatcher aiuta a cercare locali e negozi ecosostenibili, forti delle recensioni e commenti della comunità: una sorta di tripadvisor dell’ecosostenibile. C’è poi “Il Mulino”, che si rivolge ai consumatori aiutandoli a tracciare la storia e la filiera dei prodotti sullo scaffale e in dispensa.

Incidenti e medici

“Incidenti stradali” è l’applicazione web responsive che propone una mappa e un insieme di dati sugli incidenti stradali in Toscana partendo da una banca data particolarissima, quella offerta dagli articoli apparsi su siti e giornali e dunque aggiornabile quotidianamente. Medbox è un’app invece pensata per medici di medicina generale e per pediatri, per ricercare on line sostituti durante i periodi di assenza e con un archivio digitale in cloud di tutti i documenti e la modulistica necessaria, sempre aggiornata.

La bacheca fai da te per promuovere eventi

QualcosaDaFare.it è una grande bacheca dinamica, un sito progettato per Comuni, enti e privati che vogliano pubblicizzare gratuitamente eventi, servizi ed attrazioni sul territorio, senza intermediazioni e in modo facile. E poiché le informazioni sono tutte georefenziate, l’applicazione è in grado di mostrare e illustrare a chiunque si trovi in un luogo, perché ci abita o vi è capitato, quanto accade attorno. Un servizio utile anche per chi è in cerca di idee per riempire il tempo libero.

Quando il telefono diventa una centralina Sos

Share Pop Up prova a far parlare chi ha un negozio, un ristorante o un fondo con un’attività avviata, disponibile ad offrire parte dei propri spazi, e creativi e vecchi e nuovi artigiani in cerca di un luogo dove esporre e vendere anche temporaneamente i propri prodotti. Sophia è una app pensata per la didattica e gli eventi pubblici, capace di far dialogare pubblico e relatori, studenti e insegnante. E infine, ultima del nostro ordine alfabetico, c’è Toscana Sos. Con questa app chiunque, cittadini e turisti, potrà segnalare situazioni di rischio di cui fossero spettatori o protagonisti, un menu semplice e quattro scelte: incendi, pericoli in mare, pericoli in montagna o problemi di salute. Il sistema automaticamente individuerà la posizione.

Per saperne ancora di più:
Consulta le pagine di Open Toscana con le schede su ogni app
open.toscana.it/web/startup/startapp-contest