Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

band“Siamo sicuri che si poteva fare meglio, ma qualcosa lo abbiamo fatto. Noi abbiamo rispettato i nostri impegni”. E’ con questo sintetico commento che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha concluso l’illustrazione del lavoro svolto da lui stesso e della Giunta regionale per attuare, nei primi cento giorni della legislatura regionale, i 25 punti che prima in campagna elettorale aveva promesso di realizzare se eletto e poi aveva messo alla base del suo programma di mandato.

A poco più di tre mesi dalla prima riunione della nuova Giunta regionale, il presidente ha quindi convocato i giornalisti per dar conto di ciò che è stato fatto (vedi tabella).

Si tratta di 25 interventi – alcuni inseriti all’interno del progetto Giovanisì – (ma sono di più, visto che qualcuno è composto da due o tre azioni) che riguardano numerose materie: dalla cura per la montagna e dagli sgravi fiscali per le imprese montane, al trasporto pubblico, al turismo, all’istruzione, alla sicurezza sociale, alla tutela della legalità, agli anziani, ai giovani, allo sport, agli animali, al sostegno alle imprese giovanili, all’assetto idrogeologico, alla semplificazione amministrativa.

“Tra quelli a cui tengo di più – ha aggiunto il presidente – c’è l’ora di educazione fisica nelle scuole elementari. Credo sia importante per i nostri ragazzi. Così come lo sono la somministrazione di vitamina D agli anziani per combattere l’osteoporosi e il garantire una vita migliore ai non autosufficienti, ma anche il grande intervento che abbiamo messo in cantiere sull’assetto idrogeologico”.

Sottolineando l’attenzione che va dedicata alle fasce più deboli della popolazione, Rossi ha detto che gli piacerebbe che l’Italia si dotasse di una legge sulla povertà, destinando un miliardo e mezzo ogni anno per aiutare chi “non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena”.

Illustrando i singoli punti, Rossi ha sottolineato come la Toscana primeggi nell’attuazione del progetto delle “Scuole senza zaino”, sia la Regione più avanzata in quanto ad uso della cannabis per scopi terapeutici e come la decisione di sostenere 100 band giovanili ogni anno con contributi fino a 5.000 euro “sia più importante di ciò che non si pensi”.

Ha tenuto infine a sottolineare come nella lotta contro l’epatite C, nonostante i contenziosi legali in corso che finora non hanno permesso di dare completa attuazione al programma, la Toscana dal primo gennaio ad oggi abbia speso oltre 70 milioni di euro, cioè il doppio di quanto ci sarebbe spettato nel riparto dei 500 milioni previsti per tutta l’Italia.

“Anche grazie alla spinta politica – ha aggiunto – che abbiamo dato a questa questione, abbiamo soddisfatto più pazienti di quanto non abbiano fatto altre Regioni “.

 

Le proposte inserite all’interno del progetto Giovanisì (in progress):

  • Progetto 100 band
  • Microcredito per piccole imprese
  • A bottega di invenzioni: finanziamenti per imprese giovanili e innovative
  • 100 mila nuovi orti in Toscana

Anchr le altre iniziative che riguardano i giovani saranno inserite tra le attività del Progetto Giovanisì.

Scarica le slide dei 25 punti

Comunicato stampa di Tiziano Carradori, Toscana Notizie