Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Per le attività di formazione dei “drop-out” (i giovani che hanno assolto all’obbligo di istruzione ma sono poi fuoriusciti dal sistema scolastico) la Regione Toscana ha recuperato risorse aggiuntive per 4 milioni e 110 mila euro: soldi che vengono ripartiti fra enti locali e che si aggiungono, per l’anno 2014/15, ad altri 7 milioni e mezzo (già assegnati sul piano esecutivo nazionale della Garanzia Giovani) arrivando così a un totale che supera 11 milioni e 600 mila euro.

1.800 circa i giovani drop-out per i quali sono previste attività formative. “I giovani che lasciano in modo prematuro la scuola sono svantaggiati, sotto tutti gli aspetti, nei confronti di chi passa più tempo a scuola: per questo – sottolinea Emmaneele Bobbio, assessore regionale alla formazione – nei loro confronti abbiamo un supplemento di dovere: intervenire con politiche formative adeguate presentando un’offerta di qualità e capace di aprire spazi concreti di lavoro”.

La parte del leone, nell’assegnazione delle risorse aggiuntive, la fanno due Province: Firenze (1.540.000 euro) e Livorno (1.378.000 euro). 364 mila euro vanno alla Provincia di Lucca, 234 mila a quella di Grosseto, 186 mila a quella di Pisa e 145 mila alla Provincia di Massa-Carrara. Altri 259 mila euro sono, infine, assegnati all’Unione fra i Comuni del circondario Empolese-Valdelsa. Le altre Province toscane (Pistoia, Prato, Arezzo, Siena) non hanno rilevato, rispetto alle cifre già a suo tempo assegnate, ulteriori fabbisogni finanziari.

I primi corsi di formazione dell’intero pacchetto saranno avviati, in alcune Province, entro la fine anno: con il gennaio 2015 partiranno in tutte le Province. Gli interventi sono rivolti a giovani (15-18 anni) che hanno assolto l’obbligo di istruzione e che sono usciti dal sistema scolastico: gli interessati possono iscriversi, tramite i Centri per l’impiego, al portale di Garanzia Giovani. Avranno così modo di accedere all’offerta formativa esistente.

Questa particolare offerta formativa per i giovani drop-out, programmata da Province e Circondario Empolese, al termine di un percorso biennale (2.100 ore in tutto con un 35% di tezioni teoriche, un altro 35% di attività laboratoriali e un 30% di tirocinii formativi e stage aziendali) consente di acquisire una qualifica nell’ambito del sistema toscano della formazione professionale. Per questo tipo di attività i nuovi indirizzi prevedono raccordi con Centri per l’impiego e scuole dei singoli territori, percorsi motivazionali e didattici innovativi, legami con il mondo produttivo locale.

 

Comunicato stampa di Mauro Banchini, Toscana Notizie