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Piccoli prestiti: ampliare i lavoratori beneficiari e aprire alle partite Iva
Data e ora: Pubblicato il: 2 Luglio 2014 17:14
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Una modifica della legge 45 che prevede piccoli prestiti per i lavoratori e le lavoratrici che hanno necessità di chiedere alle banche un finanziamento per fronteggiare una fase di difficoltà economica. Lo chiederà al consiglio regionale la giunta, su proposta dell’assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, che si è incontrato oggi con le organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil impegnandosi a presentare quanto prima il provvedimento.
“Cerchiamo – spiega Simoncini – di rispondere maggiormente al bisogno sociale ampliando la platea dei beneficiari, innalzando la fascia di reddito dei soggetti interessati.Tale strumento purtroppo si rivela oggi ancora utile per sostenere i lavoratori che hanno perduto il lavoro e hanno biosgno di un aiuto concreto per andare avanti. Situazioni di questo tipo sono, purtroppo, molto frequenti in questo periodo di crisi protratta, sia in conseguenza dei ritardi dello Stato nell’erogazione della cassa integrazione e nel trasferimento dei fondi per la cassa integrazione in deroga”.
La proposta di modifica che l’assessore si è impegnato a portare all’esame del consiglio, sulla quale concordano i sindacati che avevano avanzato sollecitazioni in tal senso, prevede di modificare la soglia di reddito Isee, portandola dagli attuali 28 mila a circa 36 mila 500 euro, che è la soglia di riferimento per l’accesso a tutti i servizi regionali (trasporti ecc).
Sarà inoltre eliminato il vincolo che limitava l’accesso al lavoratore con famiglia monoreddito, mentre la possibilità di accesso al finanziamento verrà estesa anche ai titolari di partita Iva con almeno due anni di attività e senza reddito da almeno due mesi. “L’allargamento alle partite Iva – afferma l’assessore – è molto importante, perchè abbiamo verificato che l’inasprirsi della crisi ha penalizzato molto questi soggetti che, nella maggior parte dei casi sono giovani e sprovvisti di ammortizzatori sociali”.
Il provvedimento concordato con i sindacati sarà presentato, dopo il passaggio in giunta, al consiglio regionale che l’assessore auspica possa condividerlo e approvarlo quanto prima.
Cosa sono i “Piccoli prestiti” Nell’ambito della legge 45 la Regione, grazie ad un investimento di 5 milioni, per tre anni, assicura la copertura totale degli interessi e delle garanzie sui finanziamenti erogati. Il finanziamento massimo concedibile è di 3 mila euro, erogati in una unica soluzione. Nei primi mesi di operatività del provvedimento, varato nel 2013, sono state presentate 305 domande, per un importo complessivo di 915.000 euro.
I destinatari dell’intervento, ad oggi, sono lavoratori e lavoratrici dipendenti, residenti in Toscana, che da almeno due mesi non ricevono lo stipendio o sono in attesa degli ammortizzatori sociali.
L’intervento fino ad oggi era destinato a famiglie monoreddito o nelle quali entrambi i coniugi sono nella stessa situazione di difficoltà.
Comunicato stampa di Barbara Cremoncini, Toscana Notizie
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