Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

La Toscana sta studiando una legge e un progetto sulle start-up e gli spin off, ovvero sulle aziende dinamiche e innovative nella loro prima fase di avvio e sulle società che a volte le precedono e che si sviluppano da un’idea all’interno del mondo della ricerca tecnologica universitaria. Lo vuol fare perché anche così si attraggono gli investimenti ed anche così il sistema (toscano) può farsi più competitivo e uscire domani più forte dalla crisi. L’annuncio arriva dal presidente della Toscana Enrico Rossi, intervenuto sul palco del Teatro Comunale di Firenze dove oggi si è svolta l’assemblea della Confindustria fiorentina.

“La Toscana – ricorda Rossi – è la prima regione in Italia per spin-off attive”. Sono il 10,7% delle 1.102 che esistono. ” Il merito sta anche nel poli universitari di eccellenza che abbiamo – dice –. Siamo invece sesti per le startup: 92 sulle 1.227 registrate”. C’è un terreno da colmare per Rossi. “Per questo – spiega – stiamo pensando ad una legge che consenta intanto di identificare con precisione cosa sia una start up e poi di metter loro a disposizione un pacchetto di finanziamenti”. Non sempre infatti a spin-off e start-up consegue un percorso di crescita aziendale duraturo. L’idea è di quella di mettere a punto strumenti più flessibili e dedicati di quanto lo siano oggi, con un progetto magari a rete e federativo che metta assieme più soggetti e spezzoni della pubblica amministrazione e non solo.

Nel suo intervento Rossi è tornare a parlare, come ieri, anche del dramma della disoccupazione giovanile, del progetto Giovanisì e Garanzia Giovani chiedendo alle aziende di utilizzarlo e scommettere sull’innovazione e il valore aggiunto che può portare in azienda un giovane, mettendoselo accanto.

Comunicato stampa di Walter Fortini, Toscana Notizie