Disabili e lavoro, presto al via il nuovo bando per cittadini svantaggiati
Data e ora: Pubblicato il: 3 Aprile 2014 10:09
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L’attenzione della Regione Toscana verso i soggetti più deboli è stata ribadita oggi dall’assessore alle attività produttive, credito e lavoro al convegno, organizzato ieri a Livorno, presso il museo di Storia naturale del Mediterraneo sul tema “L’inserimento lavorativo dei disabili psichiatrici“.
In particolare, ha ricordato l’assessore, le persone diversamente abili e in condizione di svantaggio sono, insieme ai giovani, quelle che hanno risentito maggiormente degli effetti della crisi che, più spesso che in passato, li ha costretti in condizioni di precarietà e sfruttamento. Una condizione che deve essere contrastata perchè non possono esserci crescita e sviluppo senza che venga garantita l’autonomia sociale e lavorativa di questi cittadini, ma anche perchè quasi sempre per queste persone il lavoro rappresenta un punto di riferimento importante all’interno di un percorso di cura o riabilitazione, un’opportunità unica per ricostruirsi un’identità e il pieno reinserimento sociale.
E per questo che la Regione Toscana è stata fra le prime in Italia a prevedere, fin dal 2011, interventi specifici per favorire l’occupazione di soggetti svantaggiati. A partire dal primo giugno e fino a tutto il 2013 la Regione ha messo a dispsozione delle aziende che assumono donne con oltre 40 anni di età, soggetti disoccupati o inoccupati, soggetti diversamente abili e svantaggiati oltre 5 milioni di euro (risorse POR FSE 2007-2013), con l’obiettivo di facilitarne la partecipazione al mercato del lavoro.
Fra il giugno 2012 e il dicembre 2013, sulla base di questo primo bando, sono state presentate domande per 2.166 lavoratori, di cui 252 relative a persone disabili.
L’assessore ha annunciato che, a breve, il bando verrà nuovamente finanziato per il 2014.
A queste misure, si devono aggiungere le forme di inserimento tramite i tirocini retribuiti: grazie al progetto Giovanisì è possibile intervenire con iniziative ad hoc per le categorie svantaggiate come, appunto, i disabili psichici. Per queste categorie non esiste vincolo di età, la durata del tirocinio può arrivare fino a 24 mesi e, in caso di assunzione, l’azienda può contare su un incentivo di 10 mila euro.
Grazie a questi interventi, dal giugno 2011 ad oggi, su oltre 10 mila tirocini attivati, 1250 hanno riguardato categorie svantaggiate e, in particolare, 809 disabili.
L’assessore ha ricordato che nel maggio 2013 è stato formalizzato un protocollo d’intesa che ha istituito un tavolo sui disabili, siglato tra regione toscana, Upi Toscana, Asssociazioni di categoria, organizzazioni sindacali e associazioni delle persone con disabilità, finalizzato a verificare lo stato d’attuazione della legge 68/99 in Toscana e a favorire il confronto fra le parti sulle iniziative e sugli interventi da intraprendere. Fra i temi prioritari del tavolo, l’avvio di cambiamento culturale che sensibilizzi soggetti pubblici e privati ad assumere disabili, in particolari psichici.
Ma non è tutto. Uno dei principali strumenti di intervento a favore di questi soggetti è quello legati ai fondi Fse. La programmazione 2014-2020 è ormai in dirittura d’arrivo ed è già stato definito che nell’ambito dell’obiettivo tematico inclusione sociale, una parte significativa delle risorse sarà finalizzato al reinserimento o all’inserimento lavorativo delle categorie svantaggiate e dei disabili, come pure alla conciliazione vita e lavoro.
L’assessore ha concluso il suo intervento ribadendo il suo impegno affinche’ siano garantite nella prossima programmazione sia le risorse che l’erogazione dei servizi, per i quali sta promuovendo, sia a livello regionale che nazionale, la creazione di un sistema nazionale del lavoro di tipo federale, incentrato su agenzie regionali per l’occupazione che possano garantire l’operatività senza soluzione di continuità.