Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Le Storie della Domenica‘, è il nome della rubrica settimanale prodotta dalla redazione di Toscana Notizie, l’Agenzia di informazione della Giunta regionale toscana.
L’obiettivo è quello di raccontare, al di là dell’attualità politica e amministrativa quotidiana, la complessità della Regione Toscana, un ente nelle cui strutture lavorano oltre 2.350 persone che scrivono leggi, gestiscono contratti, fondi europei, nazionali e regionali, dipendenti pubblici che si occupano di temi e procedure tra i più diversi, tutti con una ricaduta diretta sulle 3 milioni e settecentomila persone che vivono in Toscana: dalla sanità pubblica alla protezione civile, dal trasporto pubblico locale ai bandi per le imprese, dall’assetto del territorio alla cultura.

L’ultima uscita de ‘Le Storie della Domenica’ racconta genesi e percorso di Giovanisì, a partire dal giugno 2011 quando il Presidente Rossi lanciò operativamente il progetto.

 

Giovani, sì, e con tanta voglia di autonomia: la Toscana guarda al suo futuro    
Scritto da Mario Hagge

Un progetto che nasce da una risposta affermativa alla domanda “Giovani?”: “Sì”, ovviamente. Del resto, quante volte abbiamo sentito dire che i giovani sono il futuro del Paese? Anche questa una frase tanto scontata quanto poco aderente alla realtà. I dati parlano chiaro: il 2013 si è chiuso con un tasso di disoccupazione giovanile salito al 41,6%, 4 punti in più rispetto al 2012 (dati Istat). Ed è di poco conforto sapere che la Toscana sta un po’ meglio del resto del Paese: ogni quattro giovani tra i 15 ed i 24 anni che cercano lavoro, uno non lo trova e gli altri tre, quando va bene, sono costretti ad accettare condizioni lavorative molto distanti dai loro progetti.

“Come dire che proseguendo di questo passo c’è la certezza che una generazione si perda, che resti fuori dal lavoro e dalla vita sociale”. La frase è di Enrico Rossi, che appena diventato presidente della Regione mette i giovani e il lavoro in cima alla lista delle priorità. “I giovani – dice Rossi – hanno desiderio di autonomia, di emanciparsi dalla famiglia di origine e possibilmente di crearne una propria, di essere indipendenti e responsabili. Quello che chiedono è un’occasione, l’opportunità di sentirsi utili in un progetto di crescita civile. Il progetto Giovanisì, con i tirocini retribuiti, l’aiuto per avviare un’impresa in qualsiasi settore, agricoltura compresa, il servizio civile regionale e il contributo per l’affitto, punta proprio a questo”. E’ il 2011. Da allora con Giovanisì la Regione ha coinvolto 72mila giovani grazie a tirocini e praticantati retribuiti, contributi per l’affitto a chi esce dalla casa dei genitori, servizio civile regionale, aiuti per avviare attività autonome, nelle professioni, nel manifatturiero e in agricoltura, nello studio e nella formazione. […]