Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

I giovani e le politiche per la loro autonomia e occupazione sono al centro degli interventi della nuova programmazione del Fondo sociale europeo per gli anni 2014-2020.

Il buon andamento della programmazione del Por Fse 2007-2013, a conclusione di sette anni fra i più difficili per la nostra economia, è la conferma che il Fondo sociale europeo è stato e continuerà ad essere uno strumento essenziale per lo sviluppo e che la Toscana è riuscita ad utilizzarlo al meglio.
“Abbiamo fatto del Fse una leva fondamentale per la valorizzazione del capitale umano, promuovendo e facendo crescere istruzione, formazione, ricerca, occupazione. Per quanto riguarda i giovani, in particolare, la Toscana è stata apripista di esperienze come quella dei tirocini, con il progetto Giovanisì, che hanno anticipato scelte recepite poi sia a livello nazionale, che comunitario.  Oggi, forti di questa esperienza, vogliamo andare con più forza in questa direzione”.
Lo ha detto l’assessore alle atttività produttive, lavoro formazione Gianfranco Simoncini intervenendo, oggi a Livorno, ad un convegno su risultati e prospettive del Fondo sociale europeo.
Proprio per garantire una continuità agli interventi della Regione per  investire sulle competenze delle persone e promuovere l’occupazione, la Regione ha voluto giocare di anticipo avviando un percorso per la condivisione del programma operativo regionale 2014-20 con le parti sociali e le istituzioni toscane,  anche in presenza di forti ritardi nella chiusura degli accordi a livello comunitario e nazionale.
Un percorso che ha visto oggi un nuovo appuntamento e che, dopo la fine  della consultazione, dovrà portare, subito dopo l’approvazione dell’accordo di partenariato il prossimo aprile, all’approvazione dei Por regionali.
“E’ in questo quadro – ha spiegato Simoncini – che la Regione ha anticipato 82 milioni dal suo bilancio per avviare la programmazione di Fse e Fesr, in attesa che arrivino le risorse dall’Europa. Risorse che sappiamo dovrebbero ammontare a poco meno di 2 miliardi complessivi in sette anni, di cui circa 600 per il Por Fse”.
Il Por Fse approvato dalla giunta prevede che il 39 per cento delle risorse che spetteranno alla nostra regione saranno destinate all’istruzione e alla formazione professionale, il 37% all’occupabilità dei lavoratori, il 18 per cento all’inclusione sociale e il 4% agli interventi per rafforzare la capacità istituzionale e a promuovere un’amministrazione pubblica efficiente.
“Queste risorse – ha detto ancora Simoncini – saranno fra l’altro essenziali per garantiranno l’avvio di due importanti riforme cui la Regione sta lavorando e che vedranno la luce nei prossimi mesi: quelle della formazione professionale e dei servizi per il lavoro”.
Quanto al Por Fse 2007-2013, l’assessore ha ricordato che la Toscana arriva alla scadenza con le carte in regola, con un livello di impegni (86%) e pagamenti (68,3%) molto avanzato, concretizzatosi in nuove leggi (imprenditoria giovanile e femminile e tirocini) e interventi per formazione, orientamento, inserimento nel mondo del lavoro, mobilità internazionale, tutela dei diritti e sostegno al lavoro dei più deboli. Interventi che la Regione si è sforzata di adeguare all’incalzare della crisi, anche mettendosi a disposizione per  interventi che non sarebbero di sua competenza, come ad esempio cofinanziando la cassa integrazione in deroga, per salvaguardare e tenere insieme tenuta sociale e interventi per lo sviluppo.
A fronte di circa 660 milioni di risorse programmate, gli impegni di spesa sono circa 567 milioni, di cui oltre 450 milioni assegnate, per 67 mila progetti presentati, 54 mila finanziati e poco meno di 40 mila conclusi. I destinatari finali degli interventi sono stati 144 mila.
Comunicato stampa di Barbara Cremoncini, Toscana Notizie