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Pistoia e Firenze sul “viral green”: giornata crossmediale per smart cities che si ripensano verdi

Data e ora: Pubblicato il: 12 Dicembre 2013 16:48

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E se il verde, così scarso nelle città, venisse recuperato in … verticale? Se i palazzi dei centri urbani venissero fasciati con alberi e rampicanti? Se in San Frediano si coltivasse frutta e verdura? Se nella lotta alle polveri sottili si utilizzassero i giardini pensili?

Queste le idee di fondo, le suggestioni, le provocazioni di un progetto (già selezionato dalla Regione Toscana per il settimo programma quadro europeo nella ricerca) che coinvolge – fra studenti, ricercatori e consulenti – un centinaio di persone attorno a un think-tank (CrossingLab) dell’Università di Firenze e a importanti istituzioni internazionali fra cui la Ecole Nationale Superieure d’Architecture di Montpellier e la tedesca Hoch Schule Muenchen insieme ad eccellenze toscane come l’Accademia dei Georgofili e la Società Toscana di Orticoltura.

Proprio su iniziativa di Crossing Lab, questo venerdì 13 dicembre tra Pistoia e Firenze si svolge GreenUP! a Smart City event”: progetto multidisciplinare curato dal gruppo fiorentino con i professori Giacomo Pirazzoli (architetto) e Paolo Grossoni (biologo vegetale).

Oltre a un volume (in cui vengono presentati otto progetti sul “verde verticale” fra Firenze e Vancouver, New York e Copertino in provincia di Lecce), affiancato da un e-book e da un sito web (www.crossinglab.com), ci sarà spazio per un film (“The fruit hunters“, di Yung Chang, documentario statunitense del 2012 sui cacciatori di frutti esotici) e per un video (“GreenUp-a Smart City” dell’italiano Filippo Macelloni – già noto per il suo “Silvio Forever“) con disegni di Agnese Matteini e tracce sonore della californiana Theresa Wong, presentato da Silvia Lucchesi).

“E’ un modo di ri-vedere la città attraverso l’interazione tra verde orizzontale esistente, verde verticale e funzioni urbane” – così Giacomo Pierazzoli sintetizza il concetto di Green Up. “E’ una infrastruttura verde, leggera e diffusa, una sorta di viral green“, che si insinua nella città creando percorsi alternativi. Un verde verticale – tiene a sottolineare – che non è decorativo; verde sostenibile, a costo ragionevole e con una doppia funzione concreta: sia coltivazione di frutta e verdura sia occasione per disinquinare trattenendo polveri e particolato.

Film e documentario vengono presentati a Firenze nel Cenacolo di Sant’Apollonia dalle ore 16 di domani, venerdì 13 dicembre 2013. Seguirà (dalle ore 18:15) un confronto su Green Up e Smart City. Dopo le introduzioni di Stella Targetti, Marco Bellandi, Vannino Vannucci e Franco Scaramuzzi (vicepresidente Regione Toscana con delega alla ricerca, prorettore UniFirenze, presidente Distretto Vivaisti di Pistoia, presidente Georgofili) ne discuteranno Isabella dalla Ragione, Francesco Ferrini, Stefania Marcini coordinati da Marco Masi.

Segue un “greencocktail a km0” e (ore 21) la proiezione di “God save the green” : documentario che racconta storie di persone che, attraverso il verde urbano, “hanno dato un nuovo senso alla parola comunità ed allo stesso tempo hanno cambiato in meglio il tessuto sociale e urbano in cui vivono”. Dall’ultimo giardino in uno dei più popolati quartieri di Casablaca (Marocco) alle coltivazioni idroponiche gestite da un gruppo di donne a Teresina (Brasile); dagli orti comunitari in Berlino (Germania) alle coltivazioni dentro i sacchi nella bidonville di Nairobi (Kenya) ai giardini pensili in Torino e Bologna (Italia). Un “affresco di un mondo che attraverso il verde urbano ha ridefinito la propria esistenza”.

L’iniziativa si apre a Pistoia, alle ore 10, presso la sede di “Vannucci Piante”: dopo il saluto del sindaco e la visita al “Pistoia Nursery Park”, verranno presentati i lavori prodotti dagli studenti di Firenze e dai colleghi di Berlino.

Comunicato stampa di Mauro Banchini, Toscana Notizie

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