Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Una cura ricostituente per far crescere e rendere più robuste le imprese toscane. L’ha prescritta la Regione con il nuovo bando che mette per il momento a disposizione oltre 2 milioni di euro per favorire i processi di integrazione fra imprese di piccole dimensioni e sostenerne gli investimenti, mettendole in grado di ritrovare competitività e avviare processi di sviluppo. Il bando è stato pubblicato nei giorni scorsi sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana.

Le domande potranno essere presentate dal 14 gennaio al 14 febbraio 2014. Prevede contributi in conto capitale per sostenere la nascita e lo sviluppo di reti fra imprese, per progetti da un minimo di 400 mila euro ad un massimo di 1 milione e 200 mila.

“Rafforzare le piccole imprese e sostenerne la capacità di innovazione e sviluppo – spiega l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – è per la Regione una priorità, così come indicato nel piano regionmale di sviluppo 2011-2015. Questo, in Toscana, non può che voler dire favorire i processi di integrazione, sollecitare le imprese a fare gioco di squadra per sopperire alle piccole dimensioni e diventare più competitive sui mercati. Dopo i buoni risultati del precedente bando, nonostante i forti limiti del patto di stabilità, siamo riusciti trovarele risorse per finanziare una nuova edizione. In questo bando abbiamo deciso di puntare proprio sulle reti, premiando la capacità delle imprese di avviare e consolidare un percorso che possa camminare con le sue gambe anche al di là del singolo progetto”.

L’intervento, in particolare, agevola le operazioni di costitituzione e sviluppo di reti fra imprese (come previsto dalla legge 33 del 2009). Potranno beneficiare dei contributi sia le micro, piccole e medie imprese, del settore manifatturiero o dei servizi, aggregate nella forma rete senza personalità giuridica (rete-contratto), sia le reti di impresa con personalità giuridica (rete-soggetto). Le reti di imprese sono ammissibili solo se costituite da almeno 5 micro, piccole o medie imprese toscane in possesso dei requisiti previsti. Le spese ammissibili sono quelle per impianti, macchinari, opere murarie, mezzi di trasporto, ma anche quelle immateriali come l”acquisiszione di brevetti, licenze e know how, spese per servizi di consulenza, manager di rete, costi di brevetto. “Fra le novità di questo bando – spiega Simoncini – c’è la previsione dell’obbligo, da parte delle aziende, di realizzare il programma di rete per un minimo di 3 anni, mentre per la conclusione del progetto sono previsti 12 mesi a partire dalla data di pubblicazione della graduatoria”. I progetti saranno valitati in base alla qualità e innovatività degli obiettivi produttivi e commerciali e alla validità della strategia industriale. Fra i criteri che saranno adottati per le graduatorie, è prevista l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo per le imprese che adottano sistemi di gestione ambientale certificati, avere assunto nei 132 mesi precedenti la domanda lavoratori in mobilità, la previsione di incrementare l’occupazione.

Le domande, a partire dal 14 gennaio 2014, potranno essere inviate on line sul sito di Sviluppo Toscana www.sviluppo.toscana.it

 

Comunicato stampa di Barbara Cremoncini, Toscana Notizie