Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Hanno tempo fino a lunedì 3 giugno le Università toscane per presentare domande su dottorati internazionali di ricerca. Scade infatti quel giorno il termine, fissato dal bando della Regione Toscana, entro cui presentare domanda per accedere ai nuovi fondi (2,8 milioni di euro: di cui 2,4 su FSE e 0,4 dalla stessa Regione) che consentiranno di finanziare ulteriori 70 borse di dottorato per altrettanti giovani toscani di talento.

“Giovani che con le loro ricerche – sottolinea Stella Targetti, vicepresidente – possono favorire lo sviluppo e l’innovazione della Toscana mettendo in rete le eccellenze del nostro sistema universitario e rafforzando le sinergie tra alta formazione, ricerca, professioni e mondo produttivo”.

Nell’ultimo biennio (2011-2012) la Regione Toscana ha già finanziato questa linea di attività, collegata con il progetto Giovanisì, con un importo complessivo, tra fondi europei e fondi regionali, di 9 milioni con cui sono state finanziate 150 borse di dottorato (50 nel 2011 e 100 nel 2012), cui è stato dato il nome del cavallo alato, da sempre nello stemma della Regione Toscana . “Con un totale di 220 borse Pegaso e con quelle che ancora potranno venire – sintetizza Targetti – investiamo sulle nostre intelligenze e non è certo un caso che la Regione, in quest’ultimo triennio, abbia deciso di puntare e di dare continuità a un percorso così strategico per il nostro futuro”.

L’obiettivo specifico del nuovo avviso riguarda il sostegno alla competitività del sistema toscano e all’occupazione.

Destinatari saranno giovani laureati. Per ciascuna nuova borsa arriveranno 20 mila euro all’anno per un totale dunque di 40 mila euro a borsa nel biennio. Per richiedere il finanziamento sono necessarie alcune caratteristiche fra cui la presenza di una rete collaborativa con il sistema imprenditoriale e/o pubblico, l’utilizzo della lingua inglese, l’obbligatorietà di periodi di studio e ricerca all’estero.

L’adozione della graduatoria è prevista entro il 26 luglio. Le domande dovranno essere presentate da specifiche “associazioni temporanee di scopo” costituite fra Università pubbliche statali con sede in Toscana, Università per stranieri di Siena, Istituti di istruzione universitaria a ordinamento speciale, Istituzioni di formazione e ricerca avanzata, Enti di ricerca pubblici nazionali operanti in Toscana.

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Comunicato stampa di Mauro Banchini, Toscana Notizie