Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

L’accordo sancisce la collaborazione tra le professioni e la Regione Toscana. A seguito della firma gli uffici interni lavoreranno alla parte operativa che permetterà l’attivazione dei tirocini con le modalità descritte negli accordi (che è prevista per i primi mesi del 2013). Ogni qualvolta ci saranno aggiornamenti verranno pubblicati sul sito.

Giovanisì cresce ancora. Dopo aver reso obbligatoria la retribuzione dei tirocini non curricolari presso enti pubblici o privati, il presidente della Regione Enrico Rossi firma oggi tre accordi, che coinvolgono 37 fra ordini e associazioni professionali  e che consentiranno di estendere questa possibilità anche ai praticantati finalizzati all’esercizio della professione e ad alcuni tirocini curricolari. La legge regionale 3, approvata lo scorso gennaio, introduce una retribuzione obbligatoria di almeno 500 euro mensili per i tirocini non curricolari ma non riguarda i praticantati finalizzati all’accesso alle professioni. Con gli accordi di oggi la Regione punta a rendere possibile una forma di incentivo anche per queste tipologie di tirocinio.

Negli accordi, che rappresentano la conclusione del percorso avviato con l’intesa del febbraio scorso, si promuove la retribuzione dei praticanti finalizzata all’accesso alle professioni e di alcuni tirocini curricolari. La Regione, in particolare, si impegna a rimborsare 300 euro mensili agli studi professionali o agli enti che attivano tirocini per almeno 500 euro mensili.

Tirocini obbligatori. Un primo accordo, fra Regione e rappresentanti regionali degli ordini professionali, riguarda i tirocini obbligatori, quelli, cioè, che devono necessariamente essere sostenuti per esercitare la professione una volta conseguito il titolo di studio.

In questo caso la Regione si impegna a dare un contributo mensile di 300 euro, a parziale copertura dell’indennità corrisposta ai praticanti dai soggetti, pubblici o privati, che li ospitano per il tirocinio. Il contributo verrà erogato dal settimo mese di tirocinio per un massimo di 12 mesi e a condizione che al tirocinante sia corrisposta un’indennità di almeno 500 euro mensili lordi.

Il contributo della Regione sarà di 300 euro mensili, per i giovani in età compresa tra i 18 e i 32 anni e di 500 euro per i soggetti disabili e svantaggiati.

Tirocini non obbligatori. Un secondo accordo, sempre con gli ordini professionali, regola i tirocini non obbligatori finalizzati comunque all’esercizio della professione. Le modalità e l’entità del contributo regionale sono le stesse dell’accordo sui tirocini obbligatori.

Tirocini con le professioni non ordinistiche. Le rappresentanze regionali delle professioni non ordinistiche, firmatarie del presente accordo, si impegnano a promuovere lo sviluppo di tirocini, curricolari e non curricolari. La Regione, nei limiti delle risorse disponibili, eroga al soggetto ospitante un contributo per la copertura totale o parziale dell’importo forfettario, a titolo di rimborso spese corrisposto al tirocinante.

Ma non è tutto. La Regione si impegna ad erogare anche un contributo (a parziale copertura del rimborso spese forfettario) a soggetti che svolgono tirocini curriculari dell’ultimo anno della laurea triennale; del primo o del secondo anno della laurea specialistica; durante il corso di specializzazione post-lauream.Gli Uffici interni stanno lavorando insieme alle Università e gli Istituti di alta formazione e specializzazione toscani per elaborare l’accordo di collaborazione con  la Regione Toscana per lo svolgimento di tirocini curriculari. Questo atto, successivo e conseguente alla firma dei protocolli sottoscritti con le professioni ordinistiche e non, chiarirà  le modalità di svolgimento e le caratteristiche dei tirocini curricolari con il co-finanziamento regionale  e i requisititi di accesso a tale contributo.
Prossimi passi:  si sta lavorando alla realizzazione di ulteriori accordi anche con le Università toscane per i tirocini curricolari da queste promossi, proseguendo di fatto il percorso attivato con la sottoscrizione del protocollo d’intesa siglato a febbraio.

Informazione: nelle prossime settimane sarà inviata una lettera a tutti gli studi professionali ed agli enti pubblici (come le Asl, i Comuni, ecc) per suggerire questa opportunità per i giovani laureati.

Accordi:
Delibera 627 del 16/07/2012
Allegato A
Allegato B
Allegato C

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Comunicato stampa di Barbara Cremoncini, Toscana Notizie