A Siena la Conferenza sul terzo settore: verso nuovi modelli di sviluppo sostenibili
Data e ora: Pubblicato il: 10 Luglio 2012 15:49
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“In un momento di crisi del modello di sviluppo come quello attuale, con il prevalere degli interessi delle borse e della finanza su quelli dei popoli e la progressiva erosione della coesione sociale, il terzo settore assume un ruolo di grande importanza: contribuire alla ricerca di nuovi modelli di sviluppo che siano sostenibili, equi e solidali. E’ quanto si prefigge la Conferenza internazionale che si apre oggi a Siena, un’occasione imperdibile di confronto, riflessione e approfondimento, tra cui anche la sessione specifica di venerdì 13 luglio per fare il punto sul volontariato toscano”.
Lo ha affermato l’assessore al welfare della Regione Toscana, Salvatore Allocca, presentando alla stampa, insieme ad Andrea Volterrani, presidente della Fondazione Fortes, la X Conferenza della Società Internazionale di Ricerca del Terzo Settore (ISTR) che prende oggi il via a Siena. Sono intervenuti anche Simonetta Pellegrini, assessore a welfare, formazione e lavoro della Provincia di Siena, Patrizio Petrucci, presidente di Cesvot e Luciano Franchi, portavoce del Forum toscano del Terzo Settore.
Una quattro giorni dal titolo “Democratizzazione, apertura al mercato e Terzo Settore”, cui parteciperanno 800 studiosi provenienti da 80 diversi Paesi del Mondo, organizzata con la partnership della Scuola di Alta Formazione per il Terzo Settore e con l’ospitalità delle Facoltà di Scienze Politiche e di Giurisprudenza dell’Università di Siena.
Tre le sessioni plenarie della Conferenza. In apertura dei lavori, oggi alle 18,30, la lezione del professor John Keane (Università di Sidney) dal titolo “Il post capitalismo, il socialismo e la democrazia”. Seguirà “Oltre la crisi: il ruolo del Terzo settore nello scenario italiano” con la partecipazione di Riccardo Mussari (Università di Siena), Ugo Ascoli (Università delle Marche), Elio Borgonovi (Università Bocconi), Marco A. Quiroz Vitale (Università di Milano) e Stefano Zamagni (Università di Bologna). In chiusura la lezione di Rami Kuori (Università americana di Beirut) tutta incentrata sulla primavera araba e sulle rivolte che nella storia hanno determinato grandi trasformazioni nel mondo arabo.A questo si affianca un programma tutto italiano: “Il Sistema Italia per la promozione della coesione sociale, si racconta”, undici incontri con la partecipazione integrata – oltre che della Fondazione Fortes e della Regione Toscana – di ACRI (Associazione Fondazioni e Casse di Risparmio), Consulta nazionale Comitati di Gestione dei fondi speciali del Volontariato, Forum nazionale e Forum regionale Terzo Settore, Consulta Volontariato, Convol (Conferenza Permanente delle Associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato), Csv.net (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato), Unioncamere, Cesvot, Reves (Rete Europea dei Comuni e delle Regioni per l’Economia Sociale), Co.Ge Toscana, Copas Toscana (Conferenza permanente autonomia sociali).
Venerdì 13 luglio alle 9.30 (Auditorium Monte dei Paschi, Siena) l’importante incontro regionale “Il volontariato toscano verso la Conferenza nazionale”, cui interviene anche l’assessore Allocca che concluderà i lavori.
“Non si può puntare solo ad abbattere lo spread e a incrementare il Pil – ha detto ancora Allocca – La crescita economica deve coniugarsi al rispetto delle compatibilità ambientali, rapportarsi alla promozione della persona, della sua realizzazione, della qualità della vita di tutti, avviando percorsi di superamento degli ostacoli oggi connessi alle differenze di condizioni sociali, di genere, di etnia, di nazione. È qui che entra in gioco il terzo settore con la sua capacità di ‘abitare’ le situazioni difficili, di fare da agente di cambiamento, di innovare e sperimentare nuovi modi di intervento e risposta ai bisogni negati o non riconosciuti e di cura anche individuale dei beni comuni. E’ la proposta in sostanza di modelli di democrazia partecipata”.
Per Andrea Volterrani, la Conferenza internazionale di Siena costituisce “l’occasione per raccontare ad un pubblico straniero un’altra Italia, non frammentata, e lontana dallo stereotipo pizza, spaghetti e mandolino, ma fatta di tante e diverse forme di coesione sociale che sono un elemento e ricchezza imprescindibile per far ripartire il Paese dalla crisi attuale”.
Comunicato stampa di Lorenza Pampaloni, Toscana Notizie