Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Nuove tecnologie per acquisire dallo spazio immagini della Terra a più alta risoluzione, nuovi algoritmi per studiare l’inquinamento nella biosfera, nuove tecniche per studiare le frane, nuovi metodi per insegnare l’italiano agli stranieri.

Ma anche: modelli per controllare via satellite i livelli di inquinamento, sistemi per monitorare parchi fotovoltaici, nuove metodologie per curare malattie degenerative negli anziani, sistemi innovativi per restaurare beni artistici, applicazioni robotiche nella riabilitazione e nelle protesi.

Ecco alcuni dei progetti (in tutto 172) finanziati con l’ avviso pubblico dello scorso gennaio  sui quali stanno per essere attivati 200 assegni di ricerca per altrettanti giovani (under 35). Le risorse totali sono 12 milioni di euro di cui 6 milioni  messi a disposizione da Regione Toscana su fondi europei e  altri 6 milioni da soggetti in partenariato (3 dalle Università e dai Centri di ricerca più altri 3 dal sistema delle imprese).

Il via libera ai progetti è stato decretato dalla Regione. Si è così aperta la fase successiva: quella delle convenzioni che ogni singolo ente dovrà firmare, in tempi rapidi, con la Regione.

Nel corso dell’estate i singoli enti (le tre Università toscane, l’Università per Stranieri, il CNR, il Sant’Anna, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, la Scuola Normale, l’Istituto di astrofisica e l’IMT) prepareranno gli avvisi per selezionare i 200 ricercatori che lavoreranno ai progetti. In ogni caso gli assegni di ricerca (ciascuno da 30 mila euro lordi ad anno, per due anni) dovranno essere attivati entro il 6 novembre 2012.

I 200 giovani destinatari devono essere disoccupati o inoccupati, essere titolari di un diploma di dottorato (o titolo estero equivalente o di un diploma di specializzazione di area medica oppure titolari di laurea specialistica o di laurea vecchio ordinamento con almeno tre anni di esperienza di ricerca documentata), avere un’età non superiore ai 35 anni. Non ci sono limiti di nazionalità e deve essere rispettata la parità di genere.

8 gli ambiti disciplinari in cui si articolano i 172 progetti di ricerca: scienze della vita (biomedicina, rispositivi medici, medicina personalizzata, ecc.); biorobotica e neuroscienze (nuove generazioni di robot, ecc.); sistemi avanzati di accelerazione della conoscenza (nuove piattaforme Ict, sistemi di calcolo e di archiviazione digitale, ecc.); fotonica (tecnologie laser, chip ad alta integrazione, ecc.); nanomateriali e nuovi materiali (sostituzione di materie prime rare, materiali riciclabili, ecc.); social innovation (multiculturalità, inclusione sociale, ecc.); energie rinnovabili (nuove fonti energetiche, nuovi motori e propulsori, ecc.); spazio e aerospazio (ingegneria aerospaziale, esplorazione spazio, tecnologie spaziali per applicazioni terrestri, ecc.).

60 gli assegni all’Università di Firenze, 34 all’ateneo pisano e 28 a quello senese; 8 all’Università per stranieri, 31 al Cnr, 27 al Sant’Anna, 6 all’Istituto di Fisica Nucleare, 4 alla Normale e uno, rispettivamente, all’Istituto di Astrofisica e all’Imt.

115 progetti (corrispondenti a 139 assegni) sono co-finanziati con fondi di imprese private: oltre la metà di tali progetti 8il 56%) sono interamente co-finanziati con fondi di imprese che coprono la parte del costo degli assegni non coperta da fondi Fse. In un ulteriore 22% dei casi il co-finanziamento privato copre fra il 50 e il 25% del costo degli assegni

Decreto 2406 del 30 maggio 2012
Allegato B – Graduatoria
Allegato C – Ripartizione economica

 

Comunicato stampa di Mauro Banchini, Toscana Notizie