Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Si chiama “Sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale” (in sigla IeFP) ed è una sorta di “matrimonio”, dopo la riforma del Titolo V della Costituzione, fra Stato (Istituti Professionali Statali) e Regioni (Formazione Professionale): in Toscana ha preso avvio da questo anno scolastico-formativo (2011/2012) e consiste in “percorsi di istruzione e formazione professionale” al termine dei quali viene rilasciata una qualifica professionale regionale e che si svolgono sia nell’ambito dell’offerta regionale formativa, programmata da Province e Circondario Empolese, sia all’interno degli Istituti Professionali Statali (IPS).

Per favorire la realizzazione di tali “percorsi” da parte degli IPS nei prossimi tre anni scolastici (2012/2013 – 2013/2014 – 2014/2015), è stato oggi sottoscritto un accordo fra Regione Toscana e Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana (USRT).

La delibera che autorizza a firmare l’accordo è stata condivisa, in Giunta, dagli assessori regionali Stella Targetti e Gianfranco Simoncini mentre l’accordo è stato siglato dall’assessore Simoncini e dal direttore USRT Angela Palamone.

A monte dell’accordo, il nuovo sistema regionale di istruzione e formazione professionale: per accompagnare e sostenere questi “percorsi” da parte degli IPS, la Regione ha assegnato – quest’anno – 4,5 milioni di euro. 57 gli Istituti toscani coinvolti (10 a Firenze, 7 ad Arezzo, altrettanti a Livorno e Grosseto, 5 a Pistoia e altrettanti a Massa, 4 a Siena, 3 a Pisa e altrettanti a Empoli, 1 a Prato) con un totale di 577 percorsi richiesti e quasi 12 mila allievi previsti in tutta la regione (11.914). Molteplici le figure professionali previste (operatori meccanici, elettronici, elettrici, della ristorazione, dell’abbigliamento, agricoli, amministrativi …).

Per l’offerta di formazione professionale realizzata da Province e Circondario Empolese, nell’anno in corso (2011/2012) i percorsi formativi programmati sono 87 (operatori della ristorazione, del benessere, grafici, alle vendite, alla riparazione dei veicoli, agli impianti termo-idraulici) con un totale di 1.471 allievi in tutta la Toscana. Per queste attività le Province hanno ricevuto, dalla Regione, 4,3 milioni di euro.

Nell’anno scolastico in corso il totale delle risorse sul sistema regionale di istruzione e formazione professionale messo a disposizione dalla Regione per Istituti Professionali di Stato e Province sfiora dunque i 9 milioni di euro (8,8) mentre per l’anno prossimo raggiungerà i 12 milioni di euro (5,6 per gli Istituti Professionali di stato e 6,4 per Provincie/Circondario). In due anni vengono quindi impegnate risorse regionali per quasi 21 milioni di euro (20,8).

Con l’accordo appena sottoscritto, che riguarda l’offerta sussidiaria proposta dagli IPS, si integrano, ampliano e differenziano i percorsi e gli interventi in rapporto alle esigenze dei singoli territori in modo da assicurare, agli studenti in possesso del titolo conclusivo del primo ciclo, di accedere ai percorsi del secondo ciclo sia nell’istruzione secondaria superiore che in quelli del sistema di istruzione e formazione professionale.

Il sistema adottato – si legge nell’accordo – è quello della “offerta sussidiaria integrativa” e questo significa anche che gli studenti iscritti ai percorsi quinquennali degli IPS potranno conseguire, al termine del terzo anno, anche i titoli di qualifica professionale.

Regione Toscana e USRT si impegnano a individuare, per i prossimi tre anni, i percorsi di istruzione e formazione professionale negli IPS. L’accordo prevede poi alcune norme tecniche (su esami finali, determinazione degli organici, misure di accompagnamento) nonché un Comitato di coordinamento.

“Il raccordo tra gli ordinamenti dell’Istruzione Professionale e del sistema di IeFP che consente l’intesa di oggi – è il commento di Angela Palamone – valorizza l’azione programmatica delle autonomie scolastiche, attiva forme di collaborazione per l’attuazione dei tirocini formativi e dà sostegno concreto alle scuole nella realizzazione delle attività laboratoriali. E’ anche un passo significativo nella prevenzione e nel contrasto della dispersione scolastica e una misura che permette il passaggio degli alunni tra i sistemi, anche per assicurare la reversibilità delle scelte degli studenti.”

“La Regione – precisa Gianfranco Simoncini – avrebbe voluto una riforma diversa da quella che è stata approvata, una riforma che trasferisse tutte le competenze circa gli Istituti Professionali. Questo non è avvenuto. Abbiamo perciò preso atto e abbiamo evitato di riproporre un sistema contrapposto, scegliendo di lavorare in un sistema di sussidiarietà. Riteniamo pertanto che questo accordo sia positivo, fermo restando la nostra competenza sul rilascio delle qualifiche. Tutto questo si inserisce nel lavoro che stiamo facendo con le Province in tema di formazione, mentre a breve si aggiungerà anche il regolamento attuativo sull’apprendistato, dopo che la legge è stata approvata un paio di settimane fa dal Consiglio Regionale, che permetterà il rilascio della qualifica e del diploma professionale anche nell’apprendistato.”

Per la vicepresidente Stella Targetti, con delega all’Istruzione, il sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale può essere definito “una sorta di matrimonio di interesse che ha il pregio di far dialogare due ambiti, istruzione professionale e formazione professionale, fino ad oggi spesso autoreferenziali, e che dobbiamo far diventare un vero matrimonio d’amore affinché il figlio, cioè i nuovi percorsi formativi, possa avere le caratteristiche migliori di entrambi i genitori: competenze di base fornite dalla scuola insieme a sbocchi concreti derivanti dalla formazione professionale”.

 

Comunicato stampa di Mauro Banchini, Toscana Notizie