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Agricoltura sociale: aiuti agli imprenditori per favorire il lavoro di persone con disabilità

Data e ora: Pubblicato il: 24 Maggio 2012 15:12

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E’ una novità assoluta in Italia: è il bando sull’agricoltura sociale. A disposizione un milione di euro. Il bando, che resterà aperto fino al 2 luglio prossimo offre contributi a fondo perduto alle imprese che fanno lavorare persone con disabilità o con svantaggio.

Il bando, che rientra nel progetto Giovanisì lanciato dalla Regione Toscana, è stato presentato stamani a Firenze nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati. Ad illustrarne le caratteristiche l’assessore regionale all’agricoltura, Gianni Salvadori, il consulente per le persone disabili Massimo Toschi e i dirigenti regionali che si occupano del settore e di Giovanisì.

“E’ una misura – spiega l’assessore regionale Gianni Salvadori – che parte quest’anno per la prima volta e sulla quale la Regione ha messo una dotazione di 1 milione di euro a valere sul Par, il piano agricolo regionale. Grazie a questa misura la Regione intende favorire l’esperienza in attività rurali di persone che hanno una disabilità o uno svantaggio, concedendo un contributo pubblico, a fondo perduto, che può arrivare a 5 mila euro per tre anni per ogni persona, volto a coprire fino al 90% delle spese ammissibili. Cerchiamo così di coniugare l’attività agricola con l’inserimento e l’autonomia delle persone con disabilità, in particolare minori e giovani con problematiche di tipo psichico o di tossicodipendenza sotto i 40 anni. Un modo per coniugare il sociale con l’agricoltura, mella consapevolezza che in periodi di crisi come questo – ha concluso Salvadori – le difficoltà ci sono per tutti, ma per qualcuno, le persone con disabilità, le difficoltà possono essere ancora maggiori. Questo è un modo ulteriore per mostrare come la Toscana sia una terra solidale.”

Il bando relativo all’Agricoltura Sociale è sul Burt, il bollettino ufficiale della Regione Toscana. Le domande si possono presentare fino al 2 luglio prossimo.

Il bando (decreto dirigenziale n° 1684 del 17/04/2012) finanzia “progetti di accoglienza di persone con disabilità e/o svantaggio, per il miglioramento della loro autonomia e capacità tramite lo svolgimento di esperienze in attività rurali.”

Beneficiari: agricoltori, cooperative sociali e associazioni

Il finanziamento della Regione può essere chiesto da:

– Imprenditori agricoli ai sensi dell’art. 2135 del codice civile;
– Cooperative sociali di tipo B che esercitano attività agricola;
– Enti (con esclusione di enti pubblici) e associazioni che svolgono assistenza a persone con disabilità e/o svantaggio e che svolgono attività agricola anche non professionale.

Progetti ammissibili. Attività in campagna e “retribuzione” da 100 a 400 euro

Si finanziano progetti di accoglienza di persone con disabilità e/o svantaggio ai sensi dell’art. 4 L. 381/91, per il miglioramento della loro autonomia e capacità tramite lo svolgimento di esperienze in attività rurali. Ogni progetto è costituito da uno o più moduli. Ogni modulo è rappresentato da una persona accolta. La persona deve essere affiancata da un accompagnatore che si prende cura della sua accoglienza.

I progetti devono ricadere all’interno del territorio della Regione Toscana e devono essere presentati da soggetti operanti nel territorio della Regione Toscana.

I progetti possono prevedere una accoglienza per un periodo massimo di 36 mesi. Ad ogni persona accolta deve essere corrisposto un sostegno economico variabile, da 100 a 400 euro mensili in rapporto delle ore di attività effettuata. L’attività deve essere svolta in 2-5 giorni la settimana per almeno 2-6 ore giornaliere.

Priorità a minori e giovani disabili psichici o tossicodipendenti 
I progetti sono finanziati secondo il seguente ordine:

1) progetti o moduli di progetti destinati a disabili psichici di età inferiore a 40 anni, presentati da imprenditori agricoli ai sensi dell’art. 2135 del codice civile;
2) progetti o moduli di progetti destinati a disabili psichici di età inferiore a 40 anni;
3) progetti o moduli di progetti destinati a disabili psichici di età superiore a 40 anni;
4) progetti o moduli di progetti destinati a persone con problemi di tossicodipendenza;
5) progetti o moduli di progetti presentati da cooperative di tipo b che esercitano attività agricola;
6) progetti o moduli di progetti presentati da enti e associazioni che svolgono assistenza a persone con disabilità e/o svantaggio e che svolgono attività agricola anche non professionale.

Comunicato stampa di Laura Pugliesi, Toscana Notizie

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Area tematica: Lavoro Categoria post: Lavoro Tag: #Agricoltura sociale