Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

“Non poteva esserci giorno più adatto di questo 8 marzo per diffondere la notizia dell’ingresso di Paola Romagnani in AcademiaNet. Ed io accolgo questa notizia con grande soddisfazione: una ricercatrice fiorentina, giovane e donna, già conosciuta e apprezzata nella comunità scientifica internazionale, che viene selezionata per far parte della banca dati che annovera le migliori ricercatrici europee, non può che riempirci di orgoglio”. L’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia esprime così la sua soddisfazione nell’apprendere la notizia che la ricercatrice fiorentina Paola Romagnani è stata accolta, unica donna italiana, in AcademiaNet, la banca dati che riunisce le migliori ricercatrici in Europa. “E’ una conferma in più – aggiunge l’assessore – dell’ottimo livello qualitativo raggiunto dalla ricerca in Toscana. E il fatto che il riconoscimento sia stato attribuito a una donna, è un valore in più”.

AcademiaNet è la banca dati che riunisce le migliori ricercatrici in Europa. Per farne parte, i criteri scientifici adottati sono rigidissimi e solo le più accreditate e prestigiose organizzazioni scientifiche europee, come l’European Research Council (ERC), possono proporre le candidature. Un vero e propria gotha delle donne altamente qualificate in ogni disciplina:
umanistica, tecnologica, scientifica. Tra le circa 700 donne fino ad oggi selezionate da AcademiaNet per la disciplina medico-scientifica c’è solo una donna italiana che lavora in Italia: è, appunto, la professoressa Paola Romagnani, giovane ricercatrice conosciuta in ambito internazionale, attualmente responsabile della Struttura complessa di Nefrologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer nonché professore associato di Nefrologia all’Università di Firenze. La banca dati delle migliori menti femminili segnala altre tre donne italiane, ma in ambiti differenti (umanistica, ingegneria, psicologia). Il riconoscimento è un ulteriore livello della qualità della produzione scientifica svolta dalla giovane ricercatrice fiorentina e un dono inatteso arrivato proprio oggi, festa della donna.

Chi è Paola Romagnani
Si impone nello scenario scientifico mondiale con la scoperta delle cellule staminali nel rene. Una scoperta che rivoluziona la Nefrologia, consentendole di ottenere due importanti finanziamenti dall’Unione Europea per il quadriennio 2008-2012.

Il primo, nel quale coordina il lavoro di 10 prestigiosi gruppi di Nefrologia europei, ha come finalità clinica l’uso delle cellule staminali del rene per curare le malattie che investono questo importante organo. Paola Romagnani è stata selezionata a livello europeo nel 2008 tra

i migliori 16 ricercatori (tra cui solo 2 donne) nel settore della medicina tra 10 mila candidati per lo Starting Grant Young Investigator Award.

Grazie ai finanziamenti europei e della regione Toscana, è stato adesso organizzato un Laboratorio di Eccellenza Universitario-Ospedaliero per gli studi renali diretto dalla professoressa Romagnani, che si compone di 12 ricercatrici tra cui biologhe, biotecnologhe e medici e dispone di tutte le nuove metodiche più avanzate per la diagnostica e la ricerca.

Cos’è AcademiaNet
Il data base del meglio al femminile nasce nel novembre 2010 in Germania per volontà della Cancelliera Angela Merkel. Un’esperienza che in poco tempo non solo riceve l’adesione della prestigiosa rivista scientifica Nature, ma ha tra le organizzazioni

scientifiche che propongono, valutandole, le candidature, enti quali appunto l’European Research Council. Obiettivo del data base non è solo quello di selezionare e quindi far emergere le donne che maggiormente si distinguono nella loro disciplina, ma anche quello di favorire la ledearship in ambito accademico, scientifico e industriale.

Comunicato stampa di Lucia Zambelli, Toscana Notizie