Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Il primo trimestre del 2012 partirà con nuove opportunità occupazionali nel settore dell’industria e dei servizi. Un neoassunto su tre sarà under 30 e il 65% del totale entrerà con un contratto a tempo determinato – Nuove possibilità di lavoro in Toscana nei primi tre mesi del 2012: i dati del Sistema Informativo Excelsior sui programmi occupazionali delle imprese – rilevati da Unioncamere – riferiscono che nella nostra regione fra gennaio a marzo le aziende nei settori dell’industria e dei servizi prevedono di assumere 9.340 lavoratori.

Si tratta di tasso di entrata pari a circa 12 assunzioni ogni mille dipendenti ma il saldo occupazionale resterà negativo, visto che sono 13.720 i lavoratori in uscita, per pensionamenti, dimissioni volontarie e scadenze di contratti a termine.

Per quanto riguarda le uscite programmate, il 49,1% è dovuto a scadenza di contratto (la media nazionale è 46,7%) ed un ulteriore 11,8% a pensionamenti (a fronte del dato italiano del 9,4%).

La variazione occupazionale, in termini di dipendenti delle imprese private toscane, è pertanto pari al -0,6%: si tratta di un dato leggermente più contenuto rispetto alla media italiana e delle regioni del Centro (-0,7%), in linea con quello del Nord-Est (-0,6%) e al di sotto delle regioni del Nord- Ovest (-0,4%).

Ai giovani sotto i 30 anni sono “riservate” il 29% del totale delle assunzioni delle imprese toscane, pari a 2.700 unità, soprattutto in professioni tecniche connesse all’informatica e al controllo della produzione industriale, operaie specializzate nell’edilizia e operative della segreteria. C’è poi un altro 26% per cui verranno preferiti soggetti sopra i 30 anni (si tratta di figure per cui viene richiesta una certa esperienza), mentre nel restante dei casi l’età non è specificata. Il genere conta per le donne nel 18% dei casi. Tante sono le imprese che indicano esplicitamente una preferenza femminile a fronte del 34% delle preferenze accordate a uomini.

Su 100 posti di lavoro inoltre 22 potranno essere destinati a personale immigrato.

Dal punto di vista della tipologia contrattuale, nel 1° trimestre 2012 le assunzioni a tempo indeterminato previste dalle imprese toscane saranno pari a oltre 2.500 unità, vale a dire il 27% del totale (34% la media italiana). Oltre 6 mila unità, il 65% del totale, entreranno invece con contratti a tempo determinato (56% la quota nazionale).

Inoltre le imprese si avvalgono sempre più spesso di lavoratori che vengono inseriti con altre modalità: contratti di lavoro interinale, collaborazioni a progetto e forme di lavoro non dipendente (liberi professionisti con partita IVA e lavoratori occasionali).

In Toscana, considerando tutte le modalità contrattuali, nel 1° trimestre 2012 il fabbisogno complessivo di lavoratori nelle imprese arriverà a 17mila unità: fra queste, le 9.340 assunzioni di dipendenti incidono per il 55%, cui si aggiungeranno oltre 2.600 interinali (16%), circa 2.100 indipendenti (12%) e 2.900 collaboratori a progetto(17%).

Quanto ai settori, il 70% delle assunzioni di lavoratori dipendenti sarà concentrato nel settore dei servizi, il 20% nell’industria, con prevalenza dei settori moda e metalmeccanico e il 10% nelle costruzioni. Il 66% delle unità in entrata si concentrerà nelle imprese con meno di 50 dipendenti.

Le imprese toscane prevedono di richiedere una specifica esperienza di lavoro, prevalentemente nel settore di attività dell’impresa, al 61% dei candidati che intendono assumere per il 1° trimestre. La richiesta di esperienza sarà più diffusa nell’industria (63%) che nei servizi (60%) e molto più frequente nelle imprese fino a 49 dipendenti (68%) rispetto a quelle di maggiori dimensioni (48%).

Continua a contare anche il titolo di studio: per il 55% delle assunzioni non stagionali sarà richiesta una laurea o un diploma.

Infine, da sottolineare che nel 23% delle assunzioni programmate, le imprese toscane manifestano difficoltà a reperire il personale (+4% rispetto alla media italiana). Si tratta soprattutto di aziende nel settore “altre industrie” (37%) e di imprese con meno di 50 dipendenti (26%), che non riescono ad assumere a causa di mancanza di disponibilità a svolgere il lavoro proposto e ad una inadeguata preparazione dei candidati.

 

Fonte notizia: www.intoscana.it