Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Prosegue con successo il progetto Giovani Sì: oltre 1000 tirocini, 800 domande per il capitolo casa – Terza tappa presso l’auditorium di San’Apollonia a Firenze, per il road show della Regione Toscana dedicato alla presentazione del bando per gli assegni di ricerca. Dopo le date di Pisa e Siena, l’incontro ha interessato le realtà fiorentina coinvolgendo i giovani ricercatori ma anche i rappresentanti delle università e dei centri di ricerca insieme ad esponenti di aziende private potenzialmente interessate ad interagire con il progetto.

Sono infatti 200 gli assegni, di durata biennale e dell’importo ciascuno di 30 mila euro annui, che saranno finanziati al 50% dalla Regione, che interviene con un totale di 6 milioni di euro derivanti dai Fondi europei del Fondo Sociale Europeo. Il restante 50% verrà coperto dalle Università e dagli Enti di Ricerca.

I candidati non dovranno avere più di 35 anni, dovranno essere disoccupati o inoccupati, e dovranno essere titolari di un diploma di dottorato (o titolo estero equivalente) o di un diploma di specializzazione di area medica, oppure titolari di laurea specialistica o di laurea vecchio ordinamento con almeno tre anni di esperienza di ricerca documentata presso università e centri di ricerca pubblici o privati.

I beneficiari del bando dovranno presentare un programma di intervento complessivo nei settori che la Regione ritiene strategici per la Toscana: scienze della vita, biorobotica e neuroscienze, sistemi avanzati di accelerazione della conoscenza, fotonica, nanomateriali e nuovi materiali, social Innovation, energie rinnovabili, spazio e aerospazio.

I criteri di valutazione per aggiudicare gli assegni di ricerca agli enti in parte terranno conto della capacità di ricerca dell’ente stesso (considerata in base alla consistenza del personale di ricerca che impiega) e in parte premieranno i progetti che, oltre alla qualità e alla coerenza con gli obiettivi e le scelte strategiche della Regione Toscana, faranno emergere la capacità di fare rete (con altri enti di ricerca pubblici e con soggetti privati) ed il collegamento a progetti e partenariati più ampi (nazionali ed europei).

Le domande devono essere presentate dalle Università e dai Centri di ricerca pubblici operanti in Toscana entro le ore 13 del 12 marzo 2012 all’Ufficio Protocollo della Direzione Generale della Presidenza, Piazza dell’Unità d’Italia, 1, 50123 Firenze.

Il workshop di Firenze ha offerto l’occasione di presentare anche l’avviso pubblico FP7 per la concessione di contributi per la partecipazione al settimo programma quadro di attività comunitarie di ricerca e sviluppo tecnologico e dimostrazione 2007-2013 Framework Programme 7.

I due bandi sulla ricerca rientrano all’interno di Giovanisì, il progetto toscano nato per sostenere in vari settori la voglia di autonomia e di intraprendenza del mondo giovanile. E ad una anno dall’inizio del progetto, Giovanisì traccia un primo bilancio: il bando sulla Casa che si chiude in questi giorni ha raggiunto quota 800 domande, il capitolo Fare Impresa, partito da poco, ha registrato la richiesta di ben 50 start up. Grande successo anche per il settore Tirocini, come ha spiegato Carlo Andorlini, responsabile ufficio regionale del progetto Giovani Sì: oltre 1000 i percorsi avviati. Ma la soddisfazione in questo caso è doppia: il 24 gennaio scorso è stata approvata la proposta di legge che normerà l’utilizzo dei tirocini. Fra i punti salienti della legge, l’obbligo del rimborso spese forfettario per tutti i tirocini attivati e la previsione di un contributo da parte della Regione anche nel caso in cui l’azienda decida di assumere il tirocinante con un contratto a tempo indeterminato.

Così il presidente Enrico Rossi, aveva commentato la bella notizia su Facebook: “Poco fa in consiglio regionale abbiamo approvato le modifiche alla Legge Regionale 32 con cui si regolamenta lo svolgimento dei tirocini. Con questa legge si stabilisce che in Toscana: i tirocini sono retribuiti; sono previste agevolazioni per i giovani che svolgono i tirocini presso aziende, enti pubblici e studi professionali; sono regolamentati i tirocini non curriculari svolti sia presso enti pubblici che privati; possono svolgere i tirocini sia i giovani in cerca di prima occupazione che i disoccupati dall’età di 18 anni in poi. Sono già più di 1000 i giovani che stanno facendo tirocini, 700 le aziende che hanno aderito a questa possibilità e 400 in fase di adesione”.

 

Fonte notizia: Articolo di Mariangela Della Monica, www.intoscana.it