Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

“In una fase in cui laureati e perditempo vengono messi sullo stesso piano e ciò crea una condizione non solo inaccettabile ma anche umiliante, dobbiamo ribadire con forza che la conoscenza è un valore creatore di valore, non certo un handicap”. Così Enrico Rossi, presidente di Regione Toscana, in un passaggio del saluto portato ieri 18 ottobre a Pisa per l’apertura dell’anno accademico alla Scuola Superiore Normale.

Aveva appena citato, il presidente Rossi, una e-mail che gli è arrivata da una giovane laureata in psicologia e abilitata all’esercizio della professione: cercando lavoro, si è imbattuta in un annuncio per ricerca di una segretaria commerciale. Oltre alla capacità del “problem solving” e alla conoscenza minima del “pacchetto office”, l’annuncio concludeva con un “astenersi laureate e perditempo” in base al quale la ragazza ha confessato a Rossi di aver predisposto per i suoi contatti di ricerca lavoro due curricula, uno “reale” e l’altro “mediocre” visto – concludeva sfiduciata – “che in Italia la formazione rischia di non avere alcun valore”.

Fatti gli auguri per i 201 anni della Normale (“portati benissimo a giudicare dal prestigio e dal ruolo che continua a svolgere con passione e impegno”), Rossi ha sottolineato “la funzione di guida e di avanguardia” della Scuola pisana nel sistema universitario nazionale e regionale invitando a una sempre maggiore proiezione verso i mutamenti sul piano europeo e internazionale (“E’ da una eccellenza come la Scuola Normale che può scaturire quella spinta propulsiva che oggi manca”).

Per Enrico Rossi “è giunto il momento che le Università toscane facciano più sistema, più massa critica, per sostenere meglio il confronto con i sistemi universitari internazionali”: università e ricerca dovranno quindi svolgere un ruolo chiave “per accompagnare la Toscana verso nuovi sentieri di sviluppo” e Regione Toscana – ha assicurato Rossi – intende fornire il proprio contributo per una governance congiunta.

“Noi vogliamo individuare una via alta alla competizione per la Toscana – ha proseguito – e questo richiede di potenziare le strutture di ricerca e Alta formazione” mantenendo e se possibile aumentando le risorse, come la Regione intende fare, sia verso il diritto allo studio, sia a favore della formazione e della ricerca.

Il presidente ha concluso indicando due principi fondamentali che informano la gestione della Scuola, quello del sapere come fine e come libertà, e quello dell’uguaglianza come accesso al sapere: “Grazie Scuola Normale per l’esempio che ci fornisci”.

Ecco il testo completo del discorso

Comunicato stampa di Mauro Banchini, Toscana Notizie