Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Ecco in sintesi i progetti finanziati per ciascuno dei Poli di innovazione individuati a livello regionale.
Scienze della vita Il soggetto gestore è la Fondazione life science, capofila di una cordata di partner fra i quali le tre università toscane, le scuole superiori Sant’Anna e Normale, il Cnr, il consorzio Pontech. Il progetto vuole implementare la catena dell’innovazione, integrando le risorse delle imprese, grandi e piccole, sviluppatesi attorno alle nuove biotecnologie e costituire uno snodo per il trasferimento della ricerca di base e applicata al mondo produttivo. L’investimento ha un costo di 595 mila euro. Il contributo regionale ammonta a 400 mila euro. Le imprese coinvolte sono 41.
Energie rinnovabili Soggetto gestore è il Cosvig srl, fra i partner il Polo Navacchio, Eurobic Toscana Sud Spa, Agenzia per lo Sviluppo Empolese Valdelsa, Università degli studi di Siena, Pisa, Firenze, Scuola Sant’Anna, Istituto di chimica dei composti organometallici del Cnr, Polo universitario Colle Val d’Elsa, Fondazione per il clima e la sostenibilità e Lens. L’obiettivo è lo sviluppo  di tecnologie per le rinnovabili e il risparmio energetico, con la finalità di diventare punto di riferimento regionale.  Il costo dell’investimento è 757 mila euro a fronte di 598 mila euro di contributi. Le imprese coinvolte sono 120.
Optoelettronica L’idea è quella di aggregare e mettere in rete una realtà di competenze di alto livello non ancora organizzata sul territorio. Soggetto gestore destinatario del finanziamento il Cnr Istituto di fisica applicata “Nello Carrara”. La proposta punta a costruire un polo avanzato nel settore, con un occhio di riguardo verso lo spazio e il ruolo che questa particolare tecnologia avrà nei progetti europei dei prossimi anni. Costo 505 mila euro, contributo 400 mila, imprese coinvolte 87.
Moda Il progetto è gestito da Next (Next technology tecnotessile), associazione temporanea di imprese che dà vita al progetto chiamato “Otir 2020” che coinvolge l’intero sistema moda (abbigliamento, calzature, orafo, concia) con servizi specializzati per la ricerca, l’innovazione, lo sviluppo del settore in tutti i campi dal design al marketing, alla promozione.  Investimento ammesso: 1 milione, contributo: 800 mila, 223 le aziende interessate.
Nautica e tecnologie per il mare al centro del polo che punta sull’eccellenza nautica toscana e si propone la messa in rete dell’intera filiera. Capofila l’associazione temporanea di imprese Navigo, che raggruppa 45 aziende del settore di cui 7 fra le principali produttrici di megayachts al mondo. Altri partner Società Navicelli Pisa, Consorzio Zona industriale apuana, Polo tecnologico Magona, Netspring srl. Il progetto è finanziato con 787 mila euro a fronte di un investimento complessivo di oltre 1 milione. Aziende interessate 225.

Mobile Offrire servizi avanzati alle aziende del settore arredamento, mobile, camper, complementi di arrredo, arredi per la nautica e artigianato artistico presenti in quasi tutte le zone della Toscana è la missione del polo che ha per capofila il centro sperimentale del mobile e numerosi altri partner (Magona, Etruria innovazione, Artex, Navicelli, ecc.). Costo dell’investimento oltre 1 milione di euro, contributo poco meno di 800 mila euro. 177 le imprese coinvolte.

Nanotecnologie Soggetti gestore l’Agenzia per lo sviluppo Empolese Valdelsa che è capofila di un progetto di cui sono partner, fra gli altri, l’Università di Siena, la Scuola Normale ed Etruria Innovazione. Obiettivo: integrare e valorizzare le due principali esperienze portate avanti nel settore in due diverse zone della Toscana: l’empolese, dove si sta costituendo un laboratorio pubblico-privati finanziato anche dalla Regione e Poggibonsi, dove opera Siena Nanotech spa, nata dalpartenariato fra fondazione Mps e Scuola normale superiore di Pisa. L’investimento è di circa 500 mila euro, a fronte di un contributo di 400 mila. Le imprese coinvolte sono 70.Città sostenibile capofila è il raggruppamento di imprese Fondazione per la ricerca e l’innovazione che ha fra i suoi partner Università, Cnr, agenzie per l’innovazione di Pistoia e Lucca e coinvolge aziende di Firenze, Siena, Pisa, Prato. L’obiettivo è la costituzione di un polo delle tecnologie per la città sostenibile, vale a dire Ict, sistemi di gestione di flussi di persone e merci, diagnostica, recupero e conservazione di monumenti e ambiente che abbia per scopo la promozione di progettimultidisciplinari.  1 milione l’investimento, a fronte di 800 mila di contributi e 228 imprese interessate.
Meccanica La meccanica può essere considerata come un raggruppamento trasversale che interessa tutto il territorio toscano. Il capofila del progetto “Polo 12” è Compolab di Livorno, sul cui territorio si trova una delle più forti concentrazioni di imprese nel campo dell’automotive e meccanica per trasporti. Partner del progetto, che coinvolge 198 imprese, sono Pontech, Apslo, Servindustria Pistoia, 12T3. Investimento totale di circa 1 milione, contributo circa 760 mila euro.
Cartario Lucense scpa è il soggetto unico cui si affida il progetto Innopaper che si propone di offrire alle imprese che operano nel settore cartario, perlopiù concentrate nel territorio lucchese, servizi per l’innovazione e lo sviluppo della ricerca. I filoni di intervento sono principlamente quello dell’evoluzione dei processi produttivi, le tecnologie innovative per lo smaltimento o valorizzazione di scarti, fanghi e derivati. Il contributo è di 600 mila euro a fronte di investimenti per 750 mila.
Ict Il soggetto beneficiario è il Polo di Navacchio spa. Fra i partner Consorzio Pisa Ricerche,Etruria Innovazione, Lucca innovazione, Cnr, Pontech. Sono coinvolte 195 imprese del settore Innovation communication technology, telecomunicazioni, robotica, concentrate in buona parte nel pisano ma presenti in tutta la regione. Costo dell’investimento, 980 mila euro, contributo 767 mila.

Non solo sportelli Il processo di aggregazione si sta completando con la costituzione dei 5 distretti tecnologici regionali cui andranno a confluire i poli di innovazione di riferimento, senza creazione di alcuna sovrapposizione. Questa scelta è dettata oltre che dall’opportunità di allinearsi alle politiche nazionali del Ministero dell’università e ricerca sui distretti tecnologici, anche dalla volontà di sperimentare forme di governance più strutturate e formalizzare modalità di cooperazione che implichino oltre che una valutazione delle convenienze e delle opportunità reciproche degli attori coinvolti, anche una verifica di efficienza sulle azioni oggetto di sostegno pubblico.
Ai poli di innovazione e poi ai distretti tecnologici la Regione chiede di attivare processi permanenti di trasferimento di conoscenze verso le imprese, di favorire la cooperazione tra imprese e con il sistema della ricerca, di incentivare l’uso delle nuove tecnologie per consentire innovazioni di processo e di prodotto, di svolgere una vera e propria azione di agenti tecnologici sul territorio, attraverso attività di scouting: non semplici sportelli ma agenti di sviluppo, divulgatori intelligenti di conoscenze e di tecnologie. La filiera della conoscenza e del trasferimento deve operare in questa direzione in una ottica di integrazione del processo: i meccanismi di finanziamento dei poli premieranno le migliori performance; in caso di inattività, le risorse saranno orientate verso i poli che avranno raggiunto i target fissati dalla Regione. Anche in questo senso si ritiene di aver innovato mettendo in relazione la sovvenzione al raggiungimento minimo di alcuni obiettivi.

Comunicato stampa di Barbara Cremoncini, Toscana Notizie