Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Tirocini retribuiti con 400 euro mensili: è questa la prima misura, unica nel suo genere in Italia, con cui si avvia il progetto regionale “Giovani Sì”. Oggi il presidente Enrico Rossi ha presentato alla stampa l’iniziativa, che apre una nuova stagione dell’intervento regionale in favore dei giovani e che intende imprimere una svolta decisiva alle politiche per la loro autonomia.

“I giovani toscani hanno diritto a tutta la nostra attenzione e a una vera speranza per il futuro – spiega il presidente Rossi – Per questo i tempi difficili della crisi e dei tagli alla finanza pubblica non ci hanno scoraggiato, abbiamo trovato più di 300 milioni da investire in progetti per il lavoro, la formazione, la casa, la possibilità di fare impresa o di svolgere il servizio civile. Un cambiamento profondo della condizione giovanile può derivare solo da un cambiamento generale nella politica, nell’economia e nella cultura di tutto il nostro paese. La Toscana vuole dare un contributo significativo, anche se parziale, a questo cambiamento”.

“Vogliamo intervenire – prosegue il presidente – per aiutare i giovani a costruirsi un futuro autonomo e dignitoso, ad avere una istruzione e una formazione qualificata e utile, la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro, di intraprendere nell’industria come nell’agricoltura e l’opportunità di sentirsi utili in un progetto di crescita civile. I risultati non mancheranno, soprattutto se tutta la società toscana metterà, come noi, i giovani al centro del suo impegno. Aiutare i giovani per ottenere quello che è un loro diritto deve diventare l’ossessione di tutti”.

I tirocini retribuiti, da svolgere presso le imprese, sono riservati ai giovani tra i 18 e i 30 anni. Dei 400 auro mensili che il giovane percepirà (con borsa di studio a titolo di rimborso spese) 200 sono assicurati dalla Regione e gli altri 200 (almeno) dalle imprese. E’ inoltre in preparazione una legge che renderà questo percorso (e quindi la retribuzione dei tirocini) obbligatorio per tutta la regione. Sono in corso contatti con gli ordini professionali per estendere i tirocini retribuiti anche a profili come ingegneri, architetti, psicologi, geometri. “L’onere del rimborso spese – aggiunge il presidente – viene ripartito tra l’azienda e la Regione: una modalità ben diversa da quelle più utilizzate da altri soggetti pubblici, che non richiedono alle imprese di contribuire, di fatto deresponsabilizzandole.

La Toscana ha deciso invece di agire finanziando i tirocini a patto che anche ciascun datore di lavoro faccia la sua parte. Il giovane, a sua volta, deve sentirsi responsabilizzato e nello stesso tempo titolare di un diritto”. La Regione mette in campo per questa operazione 30 milioni di euro nei tre anni. Dieci milioni all’anno potranno coprire 50mila mesi di stage, e considerando che in media i tirocini durano sei mesi, ne risulta che oltre 8mila giovani ogni anno potranno beneficiare di questa iniziativa. Se nel 2011 non saranno spesi tutti i 10 milioni messi a budget la somma residua si aggiungerà al budget per gli anni successivi.

“Se invece – aggiunge il presidente – serviranno altre risorse le aggiungeremo”. Se l’azienda, alla fine del tirocinio, decide di assumere il giovane con un contratto a tempo indeterminato, la Regione mette a disposizione incentivi pari a 8 mila euro, che saranno elevati a 10 mila euro in caso di tirocinanti appartenenti alle categorie previste dalla legge sul diritto al lavoro dei disabili.

A chi rivolgersi

Tutti gli atti e la modulistica completa per usufruire di questa opportunità sono disponibili e scaricabili

– dal sito della Regione Toscana: pagina Avviso pubblico per tirocini e stage formativi
– da sito giovansi.it: pagina  Tirocini e stage restribuiti

numero verde 800098719 (dal lunedì al venerdì ore 9.30-16.00 oppure scrivere a info@giovanisi.it

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Comunicato stampa di Susanna Cressati, Toscana notizie