Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

“C’è bisogno di ridare dignità ai tirocini e al lavoro” sottolinea più volte il presidente della Toscana, Enrico Rossi. Per questo la Regione ha pensato a tirocini retributi: ora facoltativi, ma obbligatori dopo che sarà approvata la legge. E a dare il buono esempio sarà per primo il presidente della Toscana, che ha annunciato che prenderà come tirocinante un giovane laureato. Per sei mesi. “Spero – aggiunge – che altre persone che ricoprono incarichi di responsbilità facciano altrettanto”.

Parla di dignità da garantire Enrico Rossi, spiegando ai giornalisti la prima misura al via del progetto “Giovani sì”, ma anche di diritti che devono essere rispettati e riconosciuti. “Succede nel resto d’Europa, succede in altri paesi civili come la Germania o la Francia – spiega – E’ giusto che anche in Italia possano essere riconosciuti almeno 400 euro al mese, come contributo sulle spese, ai giovani che scelgono l’esperienza dei tirocini per avvicinarsi al mondo del lavoro, per formarsi e entrare in contatto con aziende e imprese. E’ una questione di civiltà”.

“C’è infatti un’intera generazione che rischia di essere tagliata fuori da tutto – prosegue Rossi – I tirocini retribuiti non risolveranno certo tutti i problemi di accesso al mondo del lavoro da parte dei giovani. Ma scommettere e puntare sui giovani è l’unico modo che l’Italia ha per riscattarsi. Con progetto Giovani, in Toscana, iniziamo da questo e siamo comunque i primi in Italia a farlo”.

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Comunicato stampa di Walter Fortini, Toscana Notizie