Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Avviare un percorso sperimentale per sviluppare e diffondere azioni e strumenti per i giovani su tutto il territorio toscano, con un’attenzione particolare alle zone montane. E’ quanto si propone il protocollo che l’assessore regionale al welfare Salvatore Allocca e il presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani hanno siglato oggi nella sede di Uncem.

L’intesa mira a favorire l’attuazione su tutto il territorio delle politiche giovanili previste negli atti di programmazione regionale e delle azioni specifiche per le nuove generazioni in corso di definizione da parte della Giunta. “Si tratta – afferma l’assessore Allocca – di contribuire a diffondere, con un occhio di riguardo alle zone montane, le misure a favore dei giovani predisposte dalla Regione per generare dinamismo e opportunità in termini di capacità individuali, qualità e stabilizzazione del lavoro, emancipazione e partecipazione sociale, di realizzare azioni condivise tra Regione, enti locali, comunità montane e soggetti rappresentativi delle istanze regionali, e di attuare in modo uniforme un processo culturale che permetta di realizzare interventi specifici negli ambiti che più riguardano le giovani generazioni (prima di tutto casa, formazione, lavoro, partecipazione, agricoltura)”.

Il protocollo ha durata annuale ed una previsione di spesa di 150 mila euro. Regione e Uncem si impegnano a creare un “Tavolo rappresentativo delle istanze giovanili”, ad attivare una collaborazione costante e a favorire, a livello locale, la partecipazione alle attività previste di tutti i soggetti della società civile – con particolare riferimento al terzo settore – che direttamente o indirettamente sono coinvolti nella progettazione delle politiche sociosanitarie locali. “E’ la messa in atto – dice ancora l’assessore Allocca – di un principio, già formulato dalla legge regionale 41 del 2005, che è quello di promuovere e garantire i diritti di cittadinanza sociale, la qualità della vita, l’autonomia individuale, le pari opportunità, la non discriminazione, l’eliminazione e la riduzione delle condizioni di disagio e di esclusione. Un compito di ‘perequazione sociale’, che deve cercare di compensare le oggettive condizioni di svantaggio, dettate dalla particolare condizione geografica, che penalizzano in particolare i giovani delle zone montane e ne condizionano le scelte di vita. Dobbiamo metterli agli stessi blocchi di partenza dei loro coetanei metropolitani, cercare di assicurare loro le stesse chance. Solo così potranno diventare risorse per l’intera collettività”.

“Un importante protocollo – ha detto il Presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani – che segna il percorso intrapreso con la Regione volto ad un’ integrazione delle politiche per i giovani come naturale conseguenza del tentativo di impostare una visione strategica per la crescita della risorsa giovane. Credo che un ulteriore salto in avanti delle politiche dei giovani è quello che tiene conto delle specificità dei giovani stessi, delle problematiche che si trovano ad affrontare nella società di oggi e delle particolarità dei contesti che abitano. E’ importante tener presente le differenze tra l’essere giovani in una grande città o comunque nella prossimità di centri metropolitani e l’essere giovani in zone marginali, poiché ciò genera una differenziazione nei bisogni dei giovani e di conseguenza la necessità di politiche o servizi specifici nei territori marginali. In montagna un giovane deve supplire ad un disagio legato alle distanze, alle minori opportunità di lavoro e di studio in un contesto che pone un livello di disagio con caratteristiche altrettanto specifiche (alcoolismo, suicidi, isolamento, ecc.). Per questo ritengo importante che Uncem Toscana metta a disposizione il contributo della specificità delle montagne in modo trasversale all’interno del disegno regionale sulle politiche giovanili e dei singoli gruppi di lavoro”.

Comunicato stampa Toscana Notizie di Lorenza Pampaloni