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Ricerca-scientifica.jpg_1379307876Al via il progetto “Alla ricerca del tempo guadagnato” con 5 storie di impresa e ricerca che hanno trovato la propria casa nella Fondazione senese

Imprenditori, ricercatori, manager nel campo della produzione farmaceutica, del biotech, della genomica, dell’immunoterapia oncologica: sono i protagonisti delle prime cinque storie selezionate dalla Fondazione Toscana Life Sciences nel progetto “Alla ricerca del tempo guadagnato”, che vuole raccontare le startup che lavorano e fanno ricerca nell’incubatore senese.

I narratori e i volti di ogni storia sono coloro che più ne rappresentano visione e obiettivi, come Claudio Bechini per la startup Pharma Integration, visionario imprenditore che ha scelto la robotica per progettare linee di riempimento di nuova generazione per l’industria farmaceutica, oppure Greta Immobile Molaro per Polo GGB, vulcanico amministratore delegato dell’impresa specializzata in innovative tecniche di sequenziamento.
E ancora Lorenzo Terranova per Kedrion, il Quality Assurance Manager che ha condotto in porto il processo per autorizzare l’impianto di Siena a produrre farmaci orfani plasmaderivati, ma anche Alessia Covre per Fondazione NIBIT, giovane ricercatrice del team dell’oncologo Michele Maio che ha scelto l’approccio terapeutico dell’immunoterapia per il trattamento del cancro e, infine, Emanuele Montomoli per VisMederi, testa e cuore dell’impresa di cui è responsabile scientifico, eccellenza nel validare l’efficacia dei vaccini a livello internazionale.

“In una realtà eterogenea come la nostra, dove le startup convivono con pmi già strutturare e gruppi che fanno esclusivamente ricerca – sottolinea il presidente di Toscana Life Sciences, Fabrizio Landi – le esigenze sono molteplici: una nuova piattaforma tecnologica, l’accesso a fondi di venture capital, una consulenza in materia di proprietà intellettuale. A noi sta intercettarle, per offrire quel vantaggio competitivo che serve, quando serve. In più siamo collegati con il Sistema Sanitario Regionale tramite l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese e questo è un valore per i nostri incubati: nelle scienze della vita non c’è innovazione senza ricerca clinica che la sorregga”.

 

Fonte: www.intoscana.it