In vista del Grande Opening del 12 ottobre gli artisti sono chiamati a interpretare il tema della “Fine del mondo”
Torna il progetto “TU35” per dare seguito alla prima mappatura regionale dell’arte emergente in Toscana effettuata nel 2015 che con 11 appuntamenti espositivi, suddivisi per province e presentati negli spazi di Officina Giovani agli ExMacelli di Prato, ha coinvolto 120 artisti e 25 curatori Under 35, affiancati da 5 tutors con la supervisione generale e il coordinamento operativo del Centro Pecci di Prato.
Nel 2016 i giovani artisti under 35 attivi in Toscana sono chiamati a interpretare i temi della mostra inaugurale del Centro Pecci dal titolo “La fine del mondo”. La mostra, che nasce dalla considerazione che ciò che abbiamo conosciuto finora è obsoleto, non vuol essere la rappresentazione di un futuro catastrofico imminente, ma una presa di coscienza della condizione di incertezza in cui versa il nostro mondo e una riflessione sugli scenari che ci circondano, sul futuro che potremmo immaginare. Le proposte degli artisti dovranno quindi rispondere al tema: “guardare il mondo di oggi e immaginare quello di domani”. L’opera o il progetto artistico può essere da realizzare o già realizzata, con qualsiasi materiale e tecnica.
Le proposte dovranno pervenire entro il 4 settembre 2016. Tutte le proposte pervenute in tempo utile saranno visionate da una Giuria presieduta dal Direttore del Centro Pecci Fabio Cavallucci che selezionerà una shortlist di 25 progetti. Di questi, i migliori 10 saranno finanziati con un budget da 700 Euro ciascuno. In palio, per i migliori 10 progetti, c’è anche una mostra presso Officina Giovani di Prato e la possibilità di entrare nel catalogo della mostra inaugurale del Centro Pecci. In più, a una fra le 10 opere finanziate sarà assegnato un “bonus” di 2000 Euro.
Il progetto TU35 è realizzato nell’ambito di ‘Toscanaincontemporanea2016′, bando all’interno di Giovanisì, e in particolare di Giovanisì+, l’area del progetto regionale dedicata a temi come partecipazione, cultura, legalità, sociale e sport.
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Fonte: www.intoscana.it