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serra_galleggiante_Jellyfish_BargePNAT è uno dei tre vincitori della categoria “Assoluti” dell’UNIDO International Award, riconoscimento per i progetti che guardano all’alimentazione sostenibile

Guarda alla sostenibilità e al nutrimento del pianeta PNAT (Plant, Nature And Technology), lo spin off dell’Università di Firenze che all’EXPO di Milano ha fatto registrare un importante successo. La start up universitaria, grazie al suo Jellyfish Bargeuna serra modulare galleggiante progettata per le aree costiere e in grado di assicurare acqua, cibo ed energia senza intaccare le risorse del luogo – si è aggiudicata l’International Award, il premio per le idee innovative e le tecnologie per l’agribusiness, istituito dal CNR e dall’Ufficio italiano dell’United Nations Industrial development Organization (UNIDO), organizzazione dell’ONU che promuove la crescita industriale dei paesi in via di sviluppo.

La serra è composta da un basamento in legno, che fluttua su fusti di plastica riciclati, sfruttando acqua del mare, energia solare e vento per alimentare le piante al suo interno: il sistema di coltivazione idroponica (fuori dal suolo) garantisce, grazie al sistema di riciclo dei liquidi, un risparmio idrico del 70% rispetto alle colture tradizionali. Mediante l’energia solare la serra è in grado di trasformare fino a 150 litri al giorno di acqua salata in acqua dolce; mentre l’elettricità è fornita da pannelli fotovoltaici, da mini turbine eoliche e dallo sfruttamento del moto ondoso.

PNAT è anche una delle 10 start up selezionate (ben quattro le italiane) da “Feeding the accelerator”, un’iniziativa del Padiglione USA di Expo che cerca idee innovative capaci di associare tecnologia e alimentazione, con l’obiettivo di vincere la sfida globale di nutrire 9 miliardi di persone nel 2050.

 

Fonte: www.intoscana.it