Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani
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‘GiovaniLì’: al via il progetto della Provincia rivolto ai giovani NEET

L’iniziativa si rivolge ai giovani NEET (Not in Education, Employment or Training), cioè ragazzi che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in alcun percorso formativo, mettendo in campo una serie di attività finalizzate a creare le condizioni per un reinserimento attivo di questi giovani in ambito sociale, formativo e/o lavorativo.

Il progetto è promosso e finanziato dalla Provincia e vede come soggetto attuatore un’ATS (Associazione Temporanea di Scopo) costituita da: Cescot formazione, Multimedia Group srl, Associazione Cora.Li, Isis Mattei, Isis Polo-Cattaneo, Adecco.

Nel 2012 i giovani “NEET” italiani sono arrivati a 2 milioni 250mila. Anche a livello locale, come evidenziano i risultati della ricerca commissionata dalla Provincia di Livorno attraverso il progetto “LEVE”, la situazione è critica: quasi il 22% della popolazione di età compresa tra 15 e 29 anni, pari a circa 9.600 unità, è classificata come NEET.

“Un ragazzo su quattro è totalmente inattivo”, sottolinea il presidente della Provincia di Livorno. “Un dato estremamente allarmante se paragonato al resto della Regione Toscana dove la media è al 15,5%. Un dato che esprime forte disagio, dietro alla quale ci sono ragazzi che devono essere aiutati a rientrare in gioco, per loro stessi e per la società”.

L’intervento voluto dalla Provincia, ha spiegato il Presidente, cerca di superare questo gap puntando ad attivare un percorso utente capace di riportare i giovani NEET alla vita attiva e di prevenire un loro un possibile ritorno all’inattività.
“Il bando è stato vinto da un insieme di soggetti – ha aggiunto il presidente – che vede la presenza, tra gli altri, di alcune istituzioni scolastiche”.

Il progetto si rivolge, in particolare, ai giovani di età superiore ai 18 anni che hanno abbandonato gli studi negli ultimi 5 anni (dal 2008) e che risultano inattivi, inoccupati, disoccupati e che non hanno un lavoro stabile da almeno 2 anni, oppure soggetti dai 18 ai 29 anni con qualsiasi titolo di studio ma che non hanno un lavoro stabile da almeno 2 anni.
Le attività previste mettono in campo: un processo di ricostruzione e certificazione delle competenze professionali acquisite al fine di renderle spendibili sul mercato; accompagnamento, orientamento e supporto mirato a rimotivare i giovani NEET verso un progetto di vita; assistenza ai partecipanti nella definizione di una strategia per la ricerca del lavoro e nella scelta di possibili attività da intraprendere, per continuare ad ampliare il proprio bagaglio di competenze nel periodo della ricerca del lavoro, in modo da prevenire un possibile ritorno all’inattività.
Il progetto coinvolgerà 120 giovani, individuati dopo una campagna informativa attuata con il supporto dell’Ufficio Istruzione della Provincia, dei Centri per l’Impiego, degli uffici Informa Giovani dei comuni. I soggetti selezionati sottoscriveranno un patto di percorso, attraverso il quale sarà avviato un percorso orientativo, centrato sul processo di conoscenza di sé e delle proprie motivazioni, sullo sviluppo della propria autonomia, e sulla conoscenza del contesto socio-lavorativo di riferimento.
Dopo una prima fase di ricostruzione delle competenze e orientamento dinamico, il giovane sarà indirizzato ai percorsi formativi individuati, finalizzati all’acquisizione/potenziamento di competenze tecnico – professionali ed alla loro certificazione.
I percorsi previsti, che si svolgeranno a Livorno, Cecina, Piombino e Portoferraio, sono spendibili in 2 distinti ambiti lavorativi: mestieri artigianali (elettricista, barman / cameriere, idraulico, panificatore / pizzaiolo) e ICT (programmatore, web, tecnico di vendita ICT).
Le attività saranno sorrette da una rete territoriale di soggetti pubblici e privati (Associazioni di categoria, Agenzie per il lavoro, Comuni, Aziende, Enti di formazione, Scuole secondarie, Associazioni, ecc), finalizzata a combattere forme di esclusione sociale e agevolare l’accesso alla formazione di soggetti a rischio di marginalità, sostenendone l’inserimento lavorativo.
Uno spazio specifico sarà dedicato anche ad attività di “sostegno all’autoimprenditoria”, tramite i servizi già in essere della Provincia. Molta anche l’informazione diretta ad orientare i ragazzi all’utilizzo dei servizi pubblici e privati dell’intermediazione delle offerte di lavoro e verso la ricerca di opportunità formative o di altro tipo, come i tirocini promossi dalla Regione Toscana.
Al termine delle attività formative si aprirà un periodo di accompagnamento al lavoro, in cui gli allievi saranno assistiti nella definizione di una strategia per la ricerca attiva di un impiego.
In particolare, saranno attivati incontri di counseling individuale, attività di orientamento all’uso di strumenti per la ricerca attiva di lavoro (preparazione di un curriculum,moduli di autocandidatura, etc.), e simulazioni di colloqui di lavoro.

Per ulteriori informazioni si possono contattare i Centri per l’Impiego della Provincia.