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29 novembre-7 dicembre 2013: 100 documentari, il doc sulla storia di Wikileaks, il cinema polacco dei fratelli Łoziński, professione documentarista con Doc at work

Tutti i segreti rivelati dall’organizzazione di Julian Assange nel documentario d’inchiesta We Steal Secrets: the Story of Wikileaks, firmato dal premio Oscar Alex Gibney; Centoquaranta. La strage dimenticata di Manfredi Lucibello, sulla drammatica vicenda del traghetto Moby Prince, un disastro in cui persero la vita 140 persone; l’Ilva di Taranto e la Puglia di oggi visti attraverso gli occhi di Cecilia Mangini, la maggiore documentarista italiana che ritorna al cinema con In viaggio con Cecilia co-diretto insieme a Mariangela Barbanente; le restrittive leggi sulla procreazione in Cina inMothers di Xu Huijing; la “lezione di regia” di un protagonista del cinema europeo come Marcel Łoziński (cui il festival dedica la retrospettiva) in Anything Can Happen.

Sono queste alcune prelibatezze della 54esima edizione del Festival dei Popoli, festival internazionale del cinema documentario, che si terrà dal 30 novembre (con un’anteprima il 29) fino al 7 dicembre nel cartellone della “50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze” al Cinema Odeon, Spazio Alfieri, all’Istituto Francese e all’auditorium di Sant’Apollonia.

Il festival, presieduto da Marco Pratellesi e diretto da Alberto Lastrucci, presenta un programma composto da 100 documentari provenienti da tutto il mondo.
Se negli ultimi 50 anni stampa e televisione si sono progressivamente allontanate dall’inchiesta giornalistica – scrive Marco Pratellesi nella sua introduzione – l’eredità è stata parzialmente raccolta dal documentario che spesso riesce a raccontare quelle verità che è impossibile illuminare senza scavare a fondo nei fatti“. “Il documentario – gli fa eco Alberto Lastrucci – ti sbatte in faccia la realtà. Lo fa con un linguaggio raffinato, frutto di elaborazione stilistica e ricerca estetica. Ma sempre di realtà si tratta: complessa, ambigua, contraddittoria; e perciò sempre così difficile da comprendere. Lontana dalle semplificazioni a cui la contemporaneità ci vorrebbe abituare, da quegli slogan utilizzati a piene mani dalla pubblicità, dall’informazione-spettacolo o dalla politica-rissa, linguaggi che tendono sempre più a somigliarsi. Il cinema documentario si muove in un’altra direzione. Non offre certezze, non consente che ci si rilassi sulla poltrona. Sollecita questioni, domande, curiosità“.

Anteprima del 54° Festival dei Popoli, 29 novembre, cinema Odeon Venerdì 29 novembre, al cinema Odeon, alle 17.30 (ingresso libero), sarà il film Educazione affettiva, di Federico Bondi e Clemente Bicocchi (Italia, 2013). Nel documentario si raccontano gli ultimi giorni di scuola alla quinta elementare della “Pestalozzi”. La classe si domanda cosa succederà dopo. Tra le tante emozioni, emerge la paura del futuro. La proiezione è alla presenza degli autori.

L’opening Night sarà invece il 30 novembre 21.30 all’Odeon, con la prima italiana di We Steal Secrets: the Story of Wikileaks di Alex Gibney, premio oscar per il documentario. Il regista ricostruisce con accuratezza giornalistica la storia del portale Wikileaks che, fondato da Julian Assange. riceve in modo anonimo, grazie a un dropbox protetto da un sistema di cifratura, documenti segreti (militari, industriali, bancari) e li pubblica sul sito. Il film segue la controversa parabola di Assange in parallelo con le vicende di Bradley Manning, militare dalla carriera brillante che ha trafugato migliaia di documenti dai server militari e diplomatici USA ed è stato accusato di reati contro la sicurezza nazionale. La giornalista dell’Espresso Stefania Maurizi (autrice di “Dossier Wikileaks. Segreti Italiani”) interverrà per animare il dibattito che seguirà alla proiezione, un dibattito che si prospetta di grande interesse, con un intervento in sala di Kristinn Hrafnsson, portavoce ufficiale di Wikileaks.

Il festival intercetta l’estrema varietà stilistica del miglior cinema documentario nelConcorso internazionale, che propone 24 film, così suddivisi: 8 lungometraggi, 8 mediometraggi e 8 cortometraggi, tutti inediti in Italia. Le nuove tendenze del cinema italiano trovano spazio nella sezione Panorama dedicata alle produzioni più recenti, 7 film, tra cui 5 in prima mondiale (un dato significativo, se si pensa al numero sempre maggiore di documentari “contesi” tra i principali festival italiani). Il Festival dedica un’ampia retrospettiva (forte di 34 titoli), intitolata “Father & Son: un viaggio nel cinema” e curata da Silvio Grasselli e Vittorio Iervese, a Marcel Łoziński e Paweł Łoziński, padre e figlio, entrambi da annoverare tra gli autori più rappresentativi del cinema polacco.

Études sur une ville è una sezione curata da Claudia Maci interamente dedicata a Parigi, città che da sempre è fonte di ispirazione della settima arte. Tra i 14 film (tra cui numerose rarità degli anni ’20) da segnalare il cine-concerto di Études sur Paris, unica opera conservata del cineasta d’avanguardia André Sauvage che sarà accompagnata dal vivo dai Quatuor Prima Vista, quartetto d’archi proveniente, manco a dirlo, da Parigi che eseguirà una partitura originale composta da Baudime Jam.

Lontano da Utopia è incentrata su storie di comunità e popoli di vari paesi in cui l’aspirazione a conseguire migliori condizioni di vita ha preso la forma della lotta collettiva. Quest’anno iI Festival dei Popoli si gemella con Documentarist – Istanbul Documentary Days, uno dei festival di documentari più importanti della Turchia, proponendo una selezione di documentari turchi di recente produzione.

Tra gli Eventi Speciali saranno presentati film ad alto contenuto spettacolare e con temi di grande interesse e attualità. All’Auditorium Sant’Apollonia dal 4 al 7 dicembre si terrà la prima edizione di Doc at Work un nuovo spazio aperto a tutti gli appassionati per conoscere da vicino il mondo del documentario con un programma diincontri, workshop, dibattiti con gli autori. Sempre in questo spazio, Documentaristi Anonimi – Associazione Documentaristi Toscani e Cinemaitaliano.info presentano due documentari italiani ancora in fase di realizzazione (per la sezione Panorama in Cantiere).

Nel corso di Doc at Work si svolgerà anche l’evento Industry che prevede la presentazione di progetti e rough cut di fronte ad un pubblico di buyers e commissioning editors di provenienza internazionale. Doc at Work è realizzato con il supporto di Regione Toscana e FST – Fondazione Sistema Toscana.

Closing Night, sabato 7 dicembre, dalle 21.00, cinema Odeon/Spazio Alfieri La cerimonia di premiazione si terrà sabato 7 dicembre, al cinema Odeon, alle ore 21.00. A seguire una “serata blues” con due film in programma. The Blues Accordin’ to Lightnin’ Hopkins” di Les Blank (USA, 1970, 30′) potente ritratto del grande bluesman texano Lightnin’ Hopkins e uno dei capolavori di Les Blank, cineasta cui il Festival dei Popoli tributa un omaggio a pochi mesi dalla scomparsa.“This Ain’t No Mouse Music” di Chris Simon e Maureen Gosling (USA, 2013, 90′) è dedicato all’icona della musica etnica Chris Strachwitz (fondatore della Arhoolie Records). Il film ci conduce in uno scatenato viaggio musicale dal Texas a New Orleans alla ricerca dell’anima musicale dell’America. Allo Spazio Alfieri, a partire dalle 21.30, saranno replicati i 3 film vincitori.

 

Articolo di Elisabetta Vagaggini, www.intoscana.it