Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani
Blog

Euripide sapeva già, duemila anni fa, di portare dentro una parte del suo essere maschile selvaggia, violenta, primitiva; e di doverci fare i conti rappresentandola. Per questo Le Troiane, tragedia che Giancarlo Cauteruccio e il teatro studio Krypton hanno scelto come testo emblematico di un’altra tragedia, il femminicidio, nello spettacolo Crash Troades-Emergenza, non è solo un classico; esso va oltre per designarsi testo fuori dal tempo che rappresenta una realtà mai combattuta fino in fondo perché abbiamo rifiutato di vederla, e di confrontarci con essa facendone materia condivisa.

Anche la scelta di una rappresentazione svolta in luoghi non canonicamente teatrali, in questo caso il nuovo ingresso dell’ospedale Careggi (Firenze), sabato 13 luglio alle 22, fa parte della necessità di vivere in modo più diretto, più sociale il dramma rappresentato. Come ricorda la direttrice Monica Calamai, comunque un luogo in qualche modo sacrale perché votato alla cura, un luogo dove il confronto con la sofferenza si sostanzia nella ricerca della cura e del superamento del dolore. Oggi, ci dice ancora Cauteruccio, “un numeroso esercito di donne della società civile potrà portare in scena i nomi delle centinaia di vittime della tragedia del femminicidio e comporre un inaspettato grande coro contro questo scempio sanguinario dei nostri giorni”.

Ma forse anche uno scempio sempre perseguito nei secoli e oggi portato alla luce per cercare di esorcizzarlo. “Il femminicidio nella storia è una costante che neppure le sacre Carte dei diritti umani, acquisizione faticosa e irta di contraddizioni dell’ultimo secolo, ha saputo debellare – ricorda il presidente Enrico Rossi nella nota che ha dedicato all’evento- . L’Italia del XXI secolo conta un triste primato (124 donne uccise da uomini nel 2012 e 49 nel 2013, per lo più all’interno delle mura “amiche”, casalinghe o familiari) che non può non richiamare la tragedia di Euripide”.

“Voglio ringraziare il presidente Rossi, che ha colto immediatamente il valore di quest’opera – ha detto il regista Giancarlo Cauteruccio -, gli assessori Scaletti e Marroni, Monica Calamai, direttrice di Careggi. Volevamo mettere in scena la tragedia greca che tratta l’emergenza della violenza sulle donne, “Le Troiane”, la più moderna delle tragedie di Euripide; affrontare la tragedia classica in relazione alla tragedia contemporanea. L’arte deve porsi il problema della realtà che è sconvolgente, spiazzante”.

“L’opera che verrà rappresentata sabato al Nic, il nuovo ingresso di Careggi – ha detto l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni – ha un’importante valenza, oltre che artistica, anche sul versante sociale. La violenza sulle donne e il femminicidio stanno diventando un’emergenza sempre più drammatica, e come Regione siamo molto impegnati su questo fronte. Voglio ricordare l’esperienza del Codice Rosa, già attivo in 10 aziende sanitarie della Toscana, tra cui anche Careggi e Meyer, per assistere le vittime di violenza grazie all’intervento di una task force multidisciplinare, e perseguire con maggiore tempestività ed efficacia gli autori della violenza. Nel 2012, nelle 5 Asl in cui il Codice Rosa era attivo, sono stati segnalati e presi in carico 1.455 casi di violenza: su donne, ma anche su bambini, anziani, extracomunitari, omosessuali. Entro il 2014 il Codice Rosa sarà attivo in tutti i pronto soccorso della Toscana. Lavori come questo di Giancarlo Cauteruccio sono importanti per denunciare e sensibilizzare sul fenomeno. Ed è importante che questo spettacolo venga rappresentato in un luogo di particolare valore come il nuovo ingresso di Careggi”.

“La rappresentazione di un’azione culturale di alto profilo come questa, organizzata da Krypton in un’area ospedaliera, sottolinea una continuità di fragilità, quella della malattia e quella storica delle donne, vittime costanti di violenza – ha affermato l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti che sarà nel coro delle 150 espnenti della società civile chiamate a urlare i nomi travolti dalla strage degli ultimi anni -. Giancarlo Cauteruccio ha operato una scelta sociale importante, che mette in rilievo il ruolo sociale del teatro come momento di condivisione e superamento delle discriminazioni”.

Tanti i nomi coinvolti tra le 150 rappresentanti della società civile, chiamate a formare il coro che romperà gli schemi teatrali tradizionali condotti da terdici giovani attrici, esponenti del mondo della politica (Lastri, Petraglia, Nicchi, Simoni, Fedeli, Di Giorgi), dell’università e delle professioni (Revedin, Spini, Sproni), del giornalismo (Carratù, Amorevoli), della letteratura e dell’arte (Biagini, Videtta). Un forte contributo alla realizzazione dell’evento, che si avvale di un contributo di 10mila euro da parte della Regione come ha ricordato l’assessore Marroni, è venuto da Fondazione Toscana Spettacolo e dalle associazioni Artemisia, Coordinamento contro la violenza di genere e sessismo, Giardino dei ciliegi, Intersexioni, LeMusiquorum, Libere Tutte, Se non ora quando Firenze.

C0municato stampa di Dario Rossi e Lucia Zambelli, Toscana Notizie