Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani
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L’Istituto di Biorobotica dell’università d’eccellenza pisana e il Cnr insieme per realizzare “Iuvo”, il sistema robotico che si può indossare e aiuterà a camminare chi è affetto da disabilità

Capire come una persona, specialmente non più in giovane età, possa relazionarsi in modo semplice con un dispositivo robotico che la aiuta nell’eseguire i movimenti degli arti inferiori, come camminare o salire le scale, durante la normale vita quotidiana. È questa la principale sfida del progetto “Iuvo”, che punta a realizzare un “robot cognitivo indossabile per l’assistenza motoria funzionale degli arti inferiori” e che sarà coordinato da Maria Chiara Carrozza, professoressa di Biorobotica alla Scuola Superiore Sant’Anna, in collaborazione con il team diretto da Lorenza Pratali, ricercatrice dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr.

Il progetto inizierà questa primavera e proseguirà per i prossimi tre anni, grazie al finanziamento della Fondazione Pisa. La Scuola Superiore Sant’Anna metterà a disposizione la propria esperienza nello sviluppo di robot indossabili ad elevato comfort per l’utente, mentre i ricercatori del Cnr si occuperanno soprattutto di validare il sistema, attraverso prove sperimentali condotte su pazienti anziani, per verificare gli effetti cardiovascolari e metabolici derivanti dall’utilizzo di “Iuvo”.

Le problematiche cardiovascolari hanno tipicamente una maggiore incidenza negli anziani: monitorarle in maniera costante ed efficace permetterà che il sistema possa essere utilizzato – davvero e con facilità – nella vita di tutti i giorni.

“Si tratta di un’occasione unica per sviluppare una nuova tecnologia per l’assistenza motoria degli arti inferiori – sottolinea Maria Chiara Carrozza – e, in generale per ottenere ulteriore conoscenza scientifica nell’ambito della robotica indossabile. Il finanziamento ottenuto dal progetto consolida lo sforzo dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna per ottenere tecnologie dedicate all’assistenza del cammino, nelle persone anziane”.

A motivare i ricercatori dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e del Cnr è stata la constatazione delle esigenze, ancora insoddisfatte, della popolazione anziana, in progressivo aumento e con crescenti disabilità degli arti inferiori. Le stime prevedono che nei prossimi 40 anni, a fronte di un incremento del 35% degli over 60, si avrà una prevalenza di problemi nel camminare che sfioreranno l’80% nel caso degli ultraottantenni. L’obiettivo principale di “Iuvo” è generare contenuti innovativi e avanzare lo stato dell’arte della robotica indossabile per l’assistenza, attraverso dispositivi che migliorano l’efficienza metabolica e cognitiva, per l’utente e quella energetica per il dispositivo robotico. “Iuvo” contribuirà ad aumentare l’autonomia delle persone affette da disabilità e a incrementare la loro qualità della vita.

Le disabilità nel muoversi (soprattutto, ma non esclusivamente) dell’anziano, provocano un drammatico abbassamento delle capacità fisiche e dell’indipendenza della persona colpita, ma anche l’incapacità di effettuare alcune ‘attività chiave’ della vita quotidiana. Per averne un’idea precisa basta pensare a tutte quelle legate all’igiene personale.

 

 

Fonte: www.intoscana.it