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Il 31 marzo in tutto il mondo monumenti e case al buio per un futuro sostenibile. A Firenze si spegneranno per la prima volta la cupola del Duomo, la basilica di San Miniato al Monte e il Palazzo della Regione Toscana a Novoli

Un’ora di buio per un futuro sostenibile: torna anche quest’anno l’Ora della Terra, l’evento globale del Wwf che il prossimo 31 marzo invita il mondo a spengersi per 60 minuti in nome dell’ambiente. Dalle 20.30 alle 21.30 migliaia di città, monumenti, singole abitazioni sospenderanno la loro illuminazione non solo come gesto simbolico contro i cambiamenti climatici, ma anche come impegno concreto sulla strada della sostenibilità ambientale.

Il Comune di Firenze aderisce all’Ora della Terra con una bella serie di iniziative che avranno come cuore piazza Signoria. I monumenti che si spengeranno sono Palazzo Vecchio, Ponte Vecchio, Palazzo Sacrati Strozzi e per la prima volta la cupola del Duomo, la basilica di San Miniato al Monte e il Palazzo della Regione Toscana a Novoli.

L’evento centrale dunque sarà in Piazza Signoria, dove lo Sportello Eco Equo del Comune, in collaborazione con la Società Astronomica Fiorentina, l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri e naturalmente il Wwf, organizzerà una serata di osservazione delle stelle guidata dagli esperti della Società Astronomica, che per l’occasione metteranno a disposizione dei cittadini i loro telescopi. Nel corso della serata, a partire dalle 19, i volontari del Wwf saranno a disposizione con un punto informativo dove sarà distribuita anche una “mappa del cielo” realizzata a cura dell’Osservatorio di Arcetri, che mostrerà come apparirebbe la volta celeste se non fosse oscurata dall’inquinamento luminoso. Ad ognuno dei partecipanti, sino ad esaurimento, verrà consegnato un contenitore del Wwf con una candela, per accendere i ceri tutti insieme alle 20.30, come simbolo della giornata. Le foto dell’evento saranno pubblicate sul sito http://wwf.it/oradellaterra/ insieme alle migliaia di altri eventi in tutto il mondo; tutti possono postare la proprio foto dell’evento e caricarla su http://upload.wwf.it/earthhour.

Secondo i dati della Silfi, in totale i punti luci spenti a Firenze saranno 45, con un risparmio di 11,45 kwh per quanto riguarda l’energia e di 7,67 kg per il Co2, con 1,918 tonnellate di petrolio (tep) consumate in meno. “Per quanta iniziativa vogliamo lanciare un appello ai fiorentini, ai quali chiediamo di partecipare non solo la sera del 31 ma tutti i giorni: facendo attenzione al risparmio energetico, così importante per il futuro del pianeta, anche nei piccoli comportamenti quotidiani” afferma l’assessore Biti, che ha presentato l’iniziativa con il presidente e il vicepresidente del Wwf Firenze Alessio Papini e Massimo Parrini, Giulio Risaliti dell’Osservatorio di Arcetri, Antonio Pasqua di Silfi e Giulia Secci, architetto che sta seguendo i lavori della nuova illuminazione del Duomo.

L’Ora della Terra (Earth Hour) è il grande evento globale Wwf per il clima che, prendendo spunto dal gesto simbolico di spegnere le luci di monumenti e luoghi simbolo, coinvolge cittadini, istituzioni e imprese in azioni concrete per dare al mondo un futuro sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico. Dopo la prima edizione 2007, che ha coinvolto la sola città di Sidney, la ‘ola’ di buio si è diffusa in ogni angolo del pianeta e nel 2011 è letteralmente esplosa, complice il tam-tam su web e social media, coinvolgendo quasi quasi 2 miliardi di persone, 5200 città e centinaia di imprese e organizzazioni in 135 Nazioni, con monumenti simbolo in ogni città del mondo: Piazza Navona e il Colosseo a Roma, Palazzo Vecchio e Duomo a Firenze, la Torre di Pisa, il Duomo di Milano, la Tour Eiffel a Parigi, il Cristo Redentore di Rio, il Castello di Edimburgo, la ruota panoramica di Londra, il Ponte sul Bosforo a Istanbul, le avveniristiche Kuwait Towers, le Cascate Victoria e il grattacielo più alto di Pechino, coinvolgendo comuni cittadini, testimonial, istituzioni e imprese a intraprendere azioni concrete per ridurre la propria impronta sul pianeta.

In Toscana sono oltre 30 i Comuni aderenti, con lo spegnimento di tantissimi monumenti e siti: la Torre di Pisa, la Cinta Muraria del Castello di Monteriggioni (Si), il monumento a Guido Monaco nell’omonima piazza ad Arezzo, piazza del Campo a Siena, i Palazzi comunali di Grosseto e Pistoia, il Palazzo Collacchioni e il Borgo Medioevale a Capalbio (Gr), l’ecomuseo dell’Alabastro a Castellina Marittima (Pi), Corso Matteotti, Piazza dei Caduti e la Torre civica a Cascina (Pi), il Castello Malaspina a Fosdinovo (Ms), Seravezza, Lucca, l’Acquario di Livorno, il Castello dell’Imperatore a Prato, il Rivellino a Piombino (Li), le Piazze Grandi e dell’Unità d’Italia nonché la riduzione dell’illuminazione di Corso Italia a San Vincenzo (Li), la Fattoria Arcivescovile a Rosignano (Li), il Castello Pasquini a Castiglioncello (Li),Piazza del Santuario a Ponte Buggianese (Pt), la Piazza del Risorgimento e Piazza Agenore Fabbri compresa parte di via Montalbano a Quarrata (Pt), Orbetello (Gr), Roccalbegna (Gr), Semproniano (Gr), Colle Val d’Elsa (Si) e tanti altri.

Fonte: www.intoscana.it