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Accreditato dal Consiglio dell’ordine degli avvocati di Pisa e dall’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Un corso di formazione per mediatori professionisti: è quello organizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna le cui iscrizioni si chiuderanno il 2 novembre. Le lezioni, invece, inizieranno durante il mese di novembre, secondo il calendario e le modalità che saranno comunicate. La nuova edizione del corso si inserisce nel contesto dell’attività di formazione per mediatori che la Scuola (in particolare il Lider Lab, Laboratorio Interdisciplinare Diritti e Regole, all’interno dell’Istituto Dirpolis, Diritto Politica Sviluppo) è tenuta a svolgere quale Organismo formatore accreditato dal 2010 sul registro del Ministero della Giustizia. Il corso è rivolto a laureati in qualsiasi indirizzo, anche con laurea triennale, oppure a iscritti presso un Ordine o Collegio professionale; è accreditato per 24 crediti formativi dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pisa e per 48 dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili di Pisa. Il corso forma mediatori sviluppando un percorso articolato in una parte teorica e in una pratica, entrambe dedicate alla normativa nazionale, comunitaria ed internazionale in materia di mediazione e conciliazione, la metodologia delle procedure facilitative e aggiudicative di negoziazione e di mediazione e delle relative tecniche di gestione del conflitto.

“La mediazione come stabilito dal D.Lgs. 28/2010 – ricorda Giovanni Comandé, Ordinario di Diritto Privato Comparato alla Scuola Superiore Sant’Anna e promotore del corso –  è uno strumento alternativo di risoluzione delle controversie, e consiste nell’attività svolta da un soggetto, terzo e imparziale, per assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia (mediazione facilitativa), sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa (mediazione aggiudicativa). La mediazione, a differenza di un processo con natura giudiziale – aggiunge Giovanni Comandé – mira a far emergere gli interessi delle parti sottostanti alla lite, interessi che sovente non coincidono con la ragione o con il torto giuridico, ma che traggono origine dalle esigenze e dai bisogni delle parti medesime. Il D. Lgs. 28/2010 definisce il mediatore come la persona o le persone fisiche che, individualmente o collegialmente, svolgono la mediazione rimanendo prive, in ogni caso, del potere di rendere giudizi o decisioni vincolanti per i destinatari del servizio medesimo”.
Ulteriori informazioni sono disponibili su  http://www.lider-lab.sssup.it 

Fonte notizia: www.intoscana.it