Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani
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Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega all’istruzione, ha presieduto l’incontro di questa mattina sull’istruzione tecnica superiore che si è svolto a Firenze nel Cenacolo di Sant’Apollonia. Al centro dei lavori l’imminente avvio dei nuovissimi Istituti Tecnici Superiori, scuole speciali di tecnologia varate nel gennaio 2008: in Toscana sono 3 e “possono rappresentare – precisa Targetti – un interessante canale formativo di livello post secondario per preparare tecnici in aree ritenute strategiche ai fini dello sviluppo economico e della competitività”. Due anni di lavoro, un disegno che parte ancora da più lontano e “a cui – sottolinea la vicepresidente – alcuni presidi di istituti tecnici hanno creduto fin dall’inizio con l’adesione convinta di diverse e importanti imprese”.

“Gli istituti tecnici superiori  possono essere un’alternativa al percorso triennale universitario, scelto da molti a volte con non troppa convinzione a guardare i dati dell’alta dispersione e di quanti  non arrivano al termine del corso di studi – ha proseguito l’assessore –  C’è un lavoro di sistematizzazione in corso. Ci sono alcuni nodi da risolvere. Ma sono convinta che sarà un modello di successo, atteso da tempo, la cui forza sta nella novità del percorso formativo e nella presenza del mondo produttivo al suo interno”.

In ciascuno degli ITS i corsi dureranno 4 semestri, per un totale di 1.800 – 2.000 ore, con didattica in laboratorio, tirocini obbligatori (anche all’estero) per almeno il 30% del monte orario complessivo e con la metà dei docenti obbligatoriamente proveniente dal mondo del lavoro e delle professioni. Il titolo rilasciato sarà un diploma (di “tecnico superiore”) con la specializzazione acquisita.

Sono almeno cinque i corsi che in Toscana partiranno a settembre: con 20- 30 posti per ciascun corso. Le aree tecnologiche su cui si sono indirizzati i tre ITS toscani riguardano l’efficienza energetica e il made in Italy (in questo settore sul sistema “moda” e sul sistema “meccanico”). Non ci saranno test e numeri chiusi. E’ prevista una tassa di iscrizione ma sarà modesta, assicurano i responsabili. Ai ragazzi sarà comunque chiesto una conoscenza soddisfacente delle tecnologie informatiche, un livello minimo di conoscenza dell’inglese e della matematica.

Sono già costituite e operanti, in base alla normativa nazionale, tre Fondazioni. Una -”Istituto Tecnico Superiore Energia e Ambiente, Efficienza Energetica”, con sede in Colle Val d’Elsa; un’altra – “Istituto Tecnico Superiore MITA Made in Italy Tuscany Academy” con sede a Scandicci ; la terza – “Istituto Tecnico Superiore per la Manutenzione Industriale”, con sede a Rosignano Marittimo, Pistoia e Firenze. I primi due partiranno con un corso a testa. Il terzo ne ha in programma già tre: una per ciascuna provincia (Livorno, Firenze, Pistoia), con piccole differenze dall’una all’altra.

In tutta Italia risultano costituiti 58 ITS: si va dai 7 Lombardia  ed altrettanti Emilia-Romagna e Lazio ai 6 del Veneto e ai 5 della Sicilia. Ad averne costituiti 3, oltre alla Toscana, anche Piemonte, Marche, Puglia, Campania. Non risultano ITS costituiti in Calabria, Basilicata, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta.

Fonte: www.intoscana.it