Gio Mannucci / #giovanisi+

La mia musica contro la violenza di genere

Gio Mannucci - Giovanisi+

Musicista, cantante e compositore livornese, Gio (Giorgio) Mannucci, ha all’attivo 5 album, incisi con The Walrus, Mandrake, e più recentemente con Sinfonico Honolulu. A novembre 2017 esce il suo primo album solista “Acquario” e apre i concerti di alcuni degli artisti indie più interessanti come Gazzelle, Diodato, Eugenio in via di Gioia.

Con il brano “La ballata dell’amore malato” Gio è tra i finalisti di “Mai in Silenzio”, concorso nato per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza sulle donne e per un corretto rapporto tra i generi. A decretare i vincitori, una giuria d’eccezione composta da nomi eccellenti come Dario Brunori, Irene Grandi, Francesco Guasti, Tommaso Novi.  Quinto classificato, Giò avrà la possibilità di suonare il suo  brano nei concerti, per sensibilizzare le platee di giovani sul tema della violenza di genere.

Noi di Accènti, lo storytelling di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani, lo abbiamo intervistato per farci raccontare la sua esperienza.

Come sei venuto a conoscenza di Mai in Silenzio?

La prima persona a farmi conoscere il contest è stata mia mamma che mi ha mandato il link con la spiegazione e le istruzioni per partecipare. Inoltre seguo sempre Controradio ed essendo un loro progetto ne parlavano spesso. Mi ha incuriosito e ho deciso di partecipare.

Partecipare e contribuire con la mia musica a tenere alta l’attenzione su un tema delicato come la violenza di genere è stata una bellissima esperienza.

Come ti sei approcciato ad un tema cosi complesso e purtroppo troppo spesso alla ribalta della cronaca come la violenza di genere?

Nelle mie canzoni non avevo mai affrontato questo tema quindi è stata davvero una sfida riuscire a comporre e a trasmettere un argomento del genere con musica e parole. Per la canzone “La ballata dell’amore malato”, brano con cui mi sono presentato al contest, l’idea è maturata nel tempo anche dopo aver rivisto lo spettacolo “Violenzo” del Teatro Officina Refugio di Livorno proprio sul femminicidio. Inoltre ho preso spunto dai numerosi fatti di cronaca, infatti nella canzone c’è un verso che lo dice: “è il giorno in cui è svanita la ferita tra le dita e sei finito in tv”. Devo essere sincero, quando la scrivevo facevo fatica a mescolarmi a mescolarmi nella vita di tutti i giorni. “Uscire” dal corpo di quella donna privata della sua libertà e vittima della sua schiavitù mi rendeva irascibile e un po’ depresso.
Le canzoni che la giuria ha scelto erano comunque tutte diverse tra loro, sia come sonorità che stile: uno dei miei brani preferiti è quello di Fogg, davvero interessante. Però in generale il livello della competizione è stato alto e molto stimolante. Partecipare e contribuire con la mia musica a tenere alta l’attenzione su un tema delicato come la violenza di genere è stata una bellissima esperienza.

Raccontaci del tuo background ma anche di progetti futuri, sei sulla scena da un po’ di anni e vanti anche collaborazioni musicali importanti.

Si, in passato ho inciso con Mandrake, Sinfonico Honolulu e a novembre 2017 è uscito il mio primo album “Acquario” che sto portando a giro nei club e in vari festival dove ho aperto i concerti per Gazzelle, Eugenio in Via di Gioia. Il disco è stato prodotto con Ale Bavo (già al lavoro con Levante, Subsonica) ed è stato bello tornare a scrivere italiano. E’ un album che sento molto mio e che porterò a giro per l’Italia ancora per il resto dell’anno.

Per conoscere le storie di tutti i vincitori del contest, clicca qui

Mai in Silenzio è il progetto musicale realizzato dall’emittente Controradio con il sostegno di Regione Toscana nell’ambito del progetto Giovanisì, e SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, con la sponsorizzazione di Unipol.

Il bando si inserisce in Giovanisì+, area del progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani dedicata a temi come partecipazione, cultura, legalità, sociale e sport.

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