Elisabetta / #tirocini

Ago, filo e molta pazienza

Storia tratta dal primo numero di TXT Young e scritta da Elisabetta, beneficiaria della misura Tirocini del progetto Giovanisì.
Elisabetta - Tirocini

“E anche questa è fatta!” penso subito dopo il colloquio con una titolare della ditta Restauro Tessile. Inizia così il mio incontro con una nuova disciplina artistica: il restauro di tessuti antichi.

Tutto succede quasi per caso, tentando la sorte, proponendomi come tirocinante in un ambito che non è proprio il mio, visti gli studi archeologici, ma si è rivelato un fantastico modo per fare emergere le mie capacità manuali, stare a contatto con i beni culturali ed entrare nel mondo del restauro, da sempre una mia passione.

Finalmente arriva il primo giorno di lavoro, dopo aver risolto vari problemi con la compilazione dei moduli e delle scartoffie burocratiche per l’attivazione del tirocinio tramite il progetto Giovanisì.

un fantastico modo per fare emergere le mie capacità manuali

Inizio nella meravigliosa villa Bellosguardo a Lastra a Signa di proprietà del famoso tenore Enrico Caruso, diventato percorso museale. Luogo bellissimo e teatro di storie che narrano l’amore per il bello. Questa collaborazione mi ha portato a intervenire sull’abito teatrale del “Borìs Godunòv” appartenuto a Fëdor Scialjapin, il “Caruso dei bassi”, in vista della mostra “Dalla Russia con amore”. Abito cosparso di pietrine geometriche da ricucire, pulire e aspirare; di una fastosità color oro! Una prima esperienza a dir poco emozionante.

Grazie alla più importante collaborazione che ha la ditta Restauro Tessile, mi trovo a lavorare a Villa la Pietra, che oggi accoglie la New York University e i suoi studenti, vivaci e entusiasti. Un tempo (fin dal 1903) era proprietà di Hortense Mitchell Acton, figlia di un celebre banchiere di Chicago, e di suo marito londinese Arthur Acton, pittore, antiquario e decoratore di interni. Fu il figlio Harold a voler donare la Villa alla NYU. Questo è il luogo principale in cui ho svolto il mio tirocinio. Forziere di oggetti d’arte provenienti da tutto il mondo e appartenenti a varie espressioni artistiche, tra cui arazzi, tappeti, troni ecc. Queste sono solo alcune delle tipologie dei tesori della collezione Acton che ho imparato a conoscere e a cui ridiamo luce. In questa villa favolosa è situato il laboratorio esterno della ditta. Fornito di molte attrezzature utili al nostro lavoro, come microaspiratori, vaporizzatori, agenti per la tintura, microscopi ecc. e, per di più “dotato” di una vista mozzafiato su Firenze e Fiesole. Gioia per gli occhi e per il cuore! Grazie alla collaborazione con Villa la Pietra ho avuto la possibilità di lavorare su diversi tipi di oggetti: i coprilampade in perline, ai quali dovevano essere sostituite le perline mancanti e ricreato il disegno originale; gli arazzi, seguendo le diverse fasi del restauro conservativo, fino all’allestimento; ho scoperto la leggerezza e la morbidezza incredibile degli abiti in seta e velluto di seta appartenuti a Hortense Acton posizionandoli su manichino; un’armatura samurai, che ho solo avuto l’onore di disallestire e immagazzinare; un trono e una sedia in velluto di seta, sul quale si è fissato un maline per contenere il degrado; gli splendidi ornamenti cinesi per capelli fatti di piume, i Kingfisher, sui quali è stata necessario un intervento di pulitura per il successivo allestimento. Il tutto si è rivelato più unico che raro. Il tutto si è rivelato positivo, familiare e di grande soddisfazione. Mai avrei pensato di entrare in un ambiente che ogni giorno mi stupisce e mi appassiona a tal punto da farmi sembrare intere giornate come manciate di minuti. Ma non è finita qui…

Altro luogo di lavoro è il cantiere principale, il laboratorio privato. Qui ho avuto la sublime occasione di lavorare, anche se sempre sotto un’attenta revisione, ad un magnifico arazzo del 1500. Un oggetto unico per la sua manifattura e per la sua storia. È stato giorno per giorno custodito, osservato e valorizzato dalle mani esperte di un team di professioniste, che lo hanno riportato al suo massimo splendore (colgo l’occasione per ringraziare Donatella e Patrizia, che mi hanno accolta e aiutata, nonostante lo svolgimento impegnativo dei lavori). Vederlo appeso nel laboratorio, finito e curato in ogni dettaglio ha destato la mia totale ammirazione per questo mestiere.

Oggi, grazie alle attività così dinamiche e ricche, sto collaborando con Restauro Tessile su diversi fronti: al laboratorio della Villa stiamo affrontando le prime fasi conservative su un arazzo “Palazzo di Circe”; al laboratorio privato stiamo intervenendo in maniera conservativa su un arazzo antico e grazie alla collaborazione con Palazzo Davanzati, antica dimora trecentesca, stiamo intervenendo sulla conservazione della collezione di trine e merletti del museo. Inenarrabile l’esaltazione nel poter esplorare questi luoghi intrisi della nostra storia.

Inizia così il mio incontro con una nuova disciplina artistica: il restauro di tessuti antichi… e spero che questa nuova passione scoperta possa continuare a far parte della mia vita e a passare sotto le mie mani.

Non posso non approfittare di questa occasione per ringraziare Costanza Perrone e Claudia Beyer che mi hanno seguita e avviata a questo mestiere con accoglienza, ne ho potuto apprezzare la grande umanità, la passione e l’acume professionale. A loro va il mio grazie perché hanno permesso che questa esperienza lavorativa sia stata serena, stimolante e arricchente. Nella speranza che questo sia solo l’inizio!

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