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La spinta necessaria per avviare la nostra azienda

Giulia - Fare impresa

Intervista a Giulia Giovannelli, 25 anni, beneficiaria del bando “Creazione di impresa – Microcredito”, opportunità promossa dalla Regione Toscana nell’ambito del progetto Giovanisì, intervenuta alla tappa online di “Giovanisì in tour, il progetto raccontato dai giovani toscani” dedicata alle #StoriePossibili sull’innovazione che si è svolta nell’ambito dell’Internet Festival. A cura di Davide De Crescenzo, Direttore di Intoscana.it

Giulia tu hai fondato un’azienda che si occupa di automazione e robotica industriale con l’aiuto del bando “Creazione di impresa- Microcredito”. Come è nata questa idea e come avete utilizzato i fondi ottenuti?

E’ veramente un piacere per me poter riportare la mia esperienza e provare con questo a dare un po’ una spinta anche ai tanti giovani come me che vorrebbero lanciarsi nella creazione di una propria iniziativa imprenditoriale. La nostra azienda è formata da un team giovane con a capo me e il mio collega Stefano che ha 31 anni. Siamo venuti a conoscenza della possibilità di accedere a questo bando grazie alla Confesercenti: avevamo in programma di partecipare ad una fiera internazionale e stavamo cercando un aiuto nel sostenere le varie spese. Purtroppo o per fortuna siamo arrivati tardi, ma la Confesercenti ci ha fatto conoscere quest’altra opportunità che per noi è stata fondamentale.

Il supporto di Giovanisì è stato molto importante

La nostra azienda si occupa sia di soluzioni per l’informatica, quindi software per robot industriali, PLC, sistemi di visione, Pc industriali; sia di assemblare e montare strutture per le celle robotiche, quindi una vera e propria officina meccanica. Per la parte software eravamo attrezzati, d’altronde per questo tipo di attività basta possedere i computer adatti e le varie licenze per i programmi. Per la parte di officina, invece, ci servivano tutta una serie di strumenti, ad esempio un muletto per spostare i robot che arrivano in officina, un trapano a colonna, una stampante a trasferimento termico ecc.. insomma tutti macchinari fondamentali per poter svolgere questo tipo di attività, che abbiamo potuto acquistare grazie al contributo Giovanisì.

Quindi una vera e propria iniezione di benzina nella vostra macchina organizzativa

Esatto. E’ stata la spinta necessaria per poter avviare la nostra azienda. Senza questi investimenti ad esempio non avremmo potuto, subito dopo, prendere una commessa per un cliente molto grande, leader del settore, lavoro che è stato determinante per far crescere la nostra realtà.

Alla luce della tua esperienza, cosa consigli a chi ha il sogno di creare un’azienda da zero come hai fatto tu?

Noi ci siamo buttati e siamo contenti di averlo fatto. Certo, il supporto del progetto Giovanisì è stato molto importante. Quindi ai ragazzi che vogliono intraprendere questo percorso voglio prima di tutto dire “non siete da soli”. Se volete creare un’impresa, sappiate che ci sono tante possibilità da cogliere. Inoltre investire nella formazione è fondamentale, sia io che il mio socio siamo laureati in ingegneria con specializzazioni specifiche nel settore della robotica, e questo nel nostro settore è sicuramente un elemento molto importante.

Infine consiglio di sfruttare al massimo qualsiasi occasione lavorativa, di stage o formativa. Io ad esempio ho anche svolto un tirocinio non curriculare in azienda, anche questa opportunità di Giovanisì, prima di diventare imprenditrice, ed è stata una esperienza molto formativa e utile per me. Insomma, buttatevi, provate e mettetevi in gioco, perché le opportunità ci sono! Impegnatevi al massimo anche quando può sembrare un po’ noioso o faticoso. Noi siamo ancora un’azienda piccola, ma speriamo un giorno di poter dare il nostro contributo facendo fare esperienza e assumendo ragazzi e ragazze in cerca di opportunità; per dare indietro un po’ di quello che abbiamo ricevuto.

Intervista pubblicata il 26/10/20
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